15 gennaio 2013

Sangregorio (Usei): “Integrare economie Italia-Argentina”

ROMA - Un vero e proprio progetto di integrazione economica tra il sistema delle Pmi italiane e argentine, la battaglia per l’assegnazione delle pensioni agli emigrati italiani in Argentina in euro e non in pesos, il “no” al Cgie, il “Si” ai Comites. Sono questi alcuni dei punti della proposta politica di Eugenio Sangregorio, imprenditore italo-argentino nato Belvedere Marittimo (Cosenza) da cui è emigrato verso l’Argentina a 18 anni, presidente dell’Usei (Unione Sudamericana Emigrati Italiani), e candidato alle prossime elezioni nella circoscrizione estero. Per quanto riguarda il suo posizionamento politico Sangregorio, già coordinatore Pdl in Argentina, in questa tornata elettorale ha deciso di correre da solo, definendosi “un uomo che non ha un colore politico e che non crede nelle ideologie, ma negli uomini. Ne è prova il fatto che nella mia lista ci siano candidati che si richiamano a esperienze e sensibilità di centro, destra e sinistra: è una lista pluralista e non ci vogliamo identificare con una parte o con l’altra”. Sangregorio afferma che nel caso in cui venisse eletto “l’intenzione sarà quella di allearmi con chi andrà alla guida del Paese. Non per calcolo politico, ma perché quello sarebbe il solo modo per riuscire a portare a compimento le mie battaglie. Questo non significa che io cercherò un’intesa a priori, ma solo nel caso il cui progetto che venga presentato sia valido”. Il presidente dell’Usei, che si dichiara apertamente “contrario al Cgie, il quale svolge è un compito che ormai spetta ai parlamentari eletti all’estero, mentre sono a favore dei Comites”, mette al primo punto del suo programma il Progetto Usei, “per l’integrazione economica, produttiva e industriale tra Italia e Argentina, due economie che si possono bene integrare l’una con altra”. Sangregorio afferma che “l’internazionalizzazione delle Pmi italiane in Argentina e di quelle argentine in Italia è un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro e relazioni economiche di reciproco interesse. L’Italia potrebbe fornire il suo alto livello di progettazione e di tecnologia, mentre l’Argentina può offrire notevoli quantità di materie prime”, oltre alla sua esperienza e peso nel mercato sudamericano, che “sarà una delle economie forti dei prossimi decenni, Argentina socio principale del Brasile”. Infine Sangregorio ha ricordato la battaglia che sta conducendo affinché le pensioni ai nostri emigrati vengano assegnate in euro e non in pesos. L’Italia infatti invia le pensioni in euro, ma l’Afip (agenzie delle entrate argentine) tramite una disposizione nazionale ha deciso che le pensioni vengano poi versate in pesos, usando il cambio ufficiale, cosa che determina un forte deprezzamento della valuta. “La battaglia che sto portando avanti attraverso le azioni legali da me spesate - che hanno ricevuto un primo riconoscimento, con la sentenza di un giudice argentino il quale, creando un precedente, ha annullato la disposizione dell’Afip nei confronti del pensionato Alberto Ciconetti - vuole difendere le pensioni dei nostri anziani che l’Italia sta spedendo in euro”. (NoveColonne ATG)