7 gennaio 2013

Colloquio con Sangregorio (Usei)

“Tanti auguri a tutti e non disertate le urne”

BUENOS AIRES - Eugenio Sangregorio, leader dell’USEI (Unione Sudamericana Emigranti Italiani), traccia le linee del movimento per le prossime elezioni che si svolgeranno il 24 febbraio 2013.

"Noi, - afferma - da molto tempo abbiamo smesso di credere nei partiti tradizionali; e proprio per questa ragione abbiamo fondato un movimento sudamericano nostro, in grado di difendere i diritti di circa 50 milioni di italiani e loro discendenti in un’altra Italia, sparsi in tutto il continente Sudamericano.

Ci siamo organizzati per conto nostro, proprio per risolvere i problemi che attraverso i politici di professione, a tutt’oggi non sono stati risolti. Se riusciremo a vincere alle prossime elezioni del 2013, cambieremo le carte in tavola".

D. I sondaggi effettuati finora in Brasile e soprattutto in Argentina, danno l’USEI al primo posto: è soddisfatto?

R. Naturalmente sì. Ma noi continueremo la campagna anche durante le feste e fino a metà febbraio, fino al giorno prima del voto e senza tregua. Ho ricevuto in questi giorni anche dati favorevoli non solo dalla Gran Buenos Aires, ma anche dall’interno dell’Argentina, dal Brasile, dall’Uruguay, dal Cile e dal Venezuela.

D. Uno dei punti principali del suo programma è: “siamo un gruppo di uomini dell'America Meridionale che lottiamo per l'integrazione tra Italia e i paesi del Sud America. Se il messaggio viene recepito può essere un’ancora di salvezza anche per l’Italia?

R. Da qualche tempo stiamo dando assistenza a numerose aziende italiane che sono arrivate in Sudamerica, e abbiamo in programma una serie di incontri con manager e capitani d’industria che hanno intenzioni di stabilirsi qui, subito dopo le feste natalizie, nei primi giorni del nuovo anno. Il mondo attuale è entrato in un momento differente della globalizzazione, e noi abbiamo intenzione di riunire tutta la nostra gente: sia i connazionali che gli stessi residenti in patria.

D. Un suo giudizio sulla situazione politica italiana: come la vede al di qua dell’Atlantico?

R. La situazione è particolarmente difficile: vedo un grande caos e se continua così, molto probabilmente dopo le elezioni ci saranno ... le elezioni. Spero di sbagliarmi, ma purtroppo se non ci saranno personaggi decisi a farla finita vedo poche altre soluzioni.

D. Una persona che stima di più fra i politici italiani?

R. Il Presidente Giorgio Napolitano è un campione di democrazia, di buonsenso, di caparbietà. Senza dubbio uno dei più grandi Presidenti negli annali della Repubblica.

D. Con il lavoro fin qui svolto dalla sua squadra, dopo la svolta del 2012 la strada è tutta in discesa per USEI, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama?

R. I miei collaboratori hanno svolto un ottimo lavoro, anzi colgo l’occasione per inviare, attraverso questa intervista, i miei complimenti a tutti, nessuno escluso, da Caracas alla Terra del Fuoco. Poi, per quanto riguarda la marcia verso il Parlamento, continueremo senza soste sul percorso tracciato. Non rientra nel mio stile cantare vittoria prima del fischio di chiusura della partita.
D. Sangregorio, a questo punto un messaggio non solo di fine anno, ma un appello di una certa importanza, quale?

R. Prima di tutto i migliori auguri di Buon Natale ed un prospero 2013 per gli italiani in generale e ai connazionali sudamericani, in particolare. E a febbraio, non disertate le urne! Andate a votare per l’USEI, nel vostro stesso interesse. (alberto fusco/aise)