19 febbraio 2012

Crisi: Visco, 2012 in recessione. Tornare a creare occasioni di lavoro

''Il 2012 sara' un anno di recessione. Come abbiamo indicato negli scenari presentati nel nostro ultimo Bollettino economico, prevediamo una flessione del prodotto in media annua dell'ordine dell'1,5 per cento. Ma bisogna guardare avanti, operare perche' con la normalizzazione delle condizioni sui mercati finanziari e del credito sia possibile stabilizzare l'attivita' produttiva in Italia gia' nella seconda meta' del 2012 e tornare a un'espansione del reddito nel prossimo anno''. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, nel corso del suo intervento al Congresso Assiom-Forex che si svolge a Parma. Visco ha anche affermato che per quanto riguarda il credito erogato dalle banche italiane al settore privato non finanziario, fino allo scorso novembre ''aveva continuato a aumentare se pur con ritmi decrescenti. In dicembre i prestiti alle imprese si sono pero' contrattti di circa 20 miliardi, l'entita' della diminuzione - sottolinea - e' molto elevata nel confronto storico, anche se puo' avere in parte risentito della volatilita' dei dati di fine anno''. Sulle famiglie, invece, Visco ha evidenziato che i prestiti ''sono solo leggermente calati, e un'ulteriore contrazione 'lieve' si e' verificata a gennaio''. ''La nostra economia deve essere messa in grado di crescere stabilmente a tassi sostenuti, rafforzando la competitivita' della imprese. Rispetto ai livelli raggiunti nel 2007, prima della crisi, il prodotto interno e' ancora inferiore di circa 5 punti percentuali, il reddito reale procapite delle famiglie di 7 punti, la produzione industriale di un quinto. Il disavanzo della bilancia dei pagamenti resta elevato'', ha aggiunto il Governatore, che ha tra l'altro sollecitato: ''Guardiamo con fiducia a una politica economica che, volta alla stabilita' finanziaria e orientata alla promozione di un ambiente favorevole a una crescita bilanciata dell'economia, consenta di accrescere le opportunita' di investimento, di ritornare rapidamente a creare nuove e permanenti occasioni di lavoro''. Visco ha quindi sottolineato che ''le banche dovranno dimostrare di saper svolgere la loro funzione di allocazione del credito, in una gestione 'sana e 'prudente', con ''acuta capacita' selettiva''. Il Governatore ha anche osservato che il sistema italiano e' 'solido', e ha ribadito le posizioni della Banca d'Italia sulle raccomandazioni dell'Eba per la patrimonializzazione delle banche italiane, gia' espressa sostanzialmente dal direttore generale Fabrizio Saccomanni, nel corso di una recente audizione in Parlamento. E' cruciale - ha detto - che ''l'economia non entri in asfissia creditizia, deperendo e trascinando con se' anche le prospettive del sistema bancario''. E' nello stesso tempo necessario ''che si accresca l'impegno al riequilibrio dei bilanci e alla rimozione dei nodi strutturali che condizionano l'efficienza e la redditivita' del sistema bancario italiano''. ''Siamo convinti - ha affermato infine Visco - non solo che si debba, ma che si possa guardare con fiducia alla capacita' dei nostri intermediari di affrontare questa sfida con successo''