18 gennaio 2012

Pdl, Pd e Udc da Monti: "Pieno sostegno". Ue, verso mozione unitaria in Parlamento

Tre ore di vertice, tre leader a confronto con Monti. Insieme attorno ad un tavolo per parlare della gestione della crisi, aggravata dal declassamento di Standard & Poor's a mezza Europa. E il risultato è che si va verso una mozione unitaria sulla Ue in Parlamento. Mario Monti, a quanto si apprende, si dice ''molto soddisfatto'' della disponibilità mostrata dai partiti nel corso del vertice che il premier avrebbe giudicato ''molto positivo". E che ha visto per la prima volta tutti insieme attorno ad un tavolo l'inquilino di Palazzo Chigi e i leader di Pdl, Pd e Udc, partiti che lo sostengono. Finora infatti Monti aveva avuto colloqui ora con l'uno, ora con l'altro. Una novità, l'incontro allargato, che vede però cauto Pier Luigi Bersani. A chi gli chiede se il vertice di oggi sancisca la nascita di una nuova maggioranza politica a sostegno del governo Bersani risponde: "Assolutamente no". Piuttosto si tratta di una questione di 'metodo' di lavoro tra le forze politiche che sostengono il governo. "In una mia lettera di alcuni giorni fa -dice Bersani- chiedevo già agli altri partiti di darci un metodo. Sulle grandi questioni europee e internazionali credo che le forze politiche debbano prendersi direttamente la responsabilità". Mentre, aggiunge "sull'agenda di governo serve un meccanismo normale, ben oliato, con i gruppi parlamentari". "La situazione è delicatissima" e il declassamento dell'Italia da parte di Standard & Poor's non rasserena il clima, aggiunge preoccupato Bersani: "L'Italia man mano che si riafferma nello scenario europeo ha il dovere e il diritto di far valere la sua piattaforma, di questo abbiamo discusso con Monti"."Un passo deve farlo l'Italia e un passo l'Europa -conclude- ci vuole una piattaforma nazionale perchè è necessario cambiare la linea" finora dettata dalla Germania all'Ue, e "ciascuno deve fare la sua parte. Il governo fa quel che deve e quel che può ma c'è bisogno di una posizione netta della politica".
"Non un evento, ma la normalità". Così il leader Udc Pier Ferdinando Casini ha definito l'incontro. ''Ogni volta che sarà opportuno, siamo disponibili a vederci. Questo -ha aggiunto- non è un evento. E' la normalità piena. Una maggioranza non può che essere politica. E questa lo è''. Ora serve una mozione sostenuta da Pdl, Pd e Terzo Polo per un "supporto forte" al premier Monti in vista dell'appuntamento di Bruxelles di fine mese.Casini concorda con Bersani e chiede ai partiti di consentire al governo di arrivare al vertice europeo di fine mese con il "supporto forte" della maggioranza che oggi sostiene il premier, con l'auspicio che la mozione europea "abbia voti aggiuntivi" a quelli dei partiti che oggi appoggiano l'esecutivo.
Fuori dall'ordine del giorno gli altri temi caldi del momento: quello della legge elettorale da riformare, il cui referendum è inciampato nella Consulta, e la questione delle liberalizzazioni con le categorie, dai tassisti ai benzinai sul piede di guerra, invece il leader di Pdl, Pd e Udc.
Per quanto riguarda il sistema di voto è lo stesso Casini che spiega come "abbiamo parlato con Alfano e Bersani della legge elettorale a margine. Ma "credo che ci vedremo su questo". "Dobbiamo dimostrare- ha sottolineato il leader centrista- che la politica sa autoriformarsi, non solo sulla legge elettorale, ma anche sul tema della riforma dei regolamenti parlamentari e sul bicameralismo perfetto". Nessuna data, ancora, per l'incontro, ha aggiunto Casini, sottolineando che a discuterne saranno anche i responsabili dei partiti in tema di riforme.
Fuori dal vertice invece la questione delle liberalizzazioni."Abbiamo parlato solo di Europa. Alle liberalizzazioni non si è fatto alcun accenno", hanno confermato sia Pier Luigi Bersani che Pier Ferdinando Casini.