23 gennaio 2012

LAVORO: ANGELETTI, ART.18 NON C'ENTRA CON LA CRISI 'CASSA INTEGRAZIONE NON SI TOCCA; STOP SUSSIDI PER CHI LICENZIA'

"L'articolo 18? E' il governo a farne un tabù. Ma non ha nulla a che vedere con la crisi. La soluzione alla crisi non sono i licenziamenti senza motivo". Intervistato da Messaggero, Mattino e Secolo XIX, il segretario confederale della Uil Luigi Angeletti spiega che l'obiettivo dell' incontro a Palazzo Chigi è "trovare soluzioni razionali ai problemi, sapendo che la riforma del mercato del lavoro potrà facilitare o meno l'occupazione ma non crearla. Quindi serve una politica della crescita". Per Angeletti, sono due i "problemi fondamentali". Il primo é "l'abuso della flessibilità che si tramuta in precarietà. E' quello che succede quando un datore di lavoro usa le partite Iva e i collaboratori a progetto perché costano meno". Il secondo problema riguarda il fatto che "per incentivare le assunzioni lo strumento c'é: i contratti di apprendistato". La proposta è quella di "far crescere progressivamente i costi dei contratti atipici e abbassare con ulteriori sgravi il costo dell' apprendistato per renderlo più conveniente". In Italia "non è la flessibilità che manca. Tra il 2009 e il 2010 hanno perso il lavoro più di 500mila persone nelle grandi, medie e piccole aziende. Cig, mobilità, uscita. E' questo il percorso", afferma Angeletti. "Sono altri i problemi delle imprese: cause troppo lunghe, anche quelle di lavoro, che fanno perdere 10 anni.". Il leader della Uil ribadisce l'importanza della cassa integrazione e propone lo stop ai sussidi per chi licenzia. "Non è così difficile immaginare che in un paese come il nostro possa accadere che un datore licenzi il lavoratore per poi riportarlo in azienda al nero, contando sul sussidio", dice. "Il sistema dei sussidi deve mantenere lo strumento della cassa integrazione, che almeno mantiene un minimo di rapporto tra lavoratori e grandi imprese, mentre nel caso delle piccole aziende gli ammortizzatori dovrebbero essere controllati da enti bilaterali che tengano insieme imprese e sindacati".