1 gennaio 2012

Berlusconi: "La causa della crisi? Non era del mio governo. La colpa è dell'euro"

''Non lascio la politica ma resto in campo per dare sostegno a nuove generazioni di politici del Pdl per portare il partito alla vittoria alle prossime elezioni''. E' uno dei passaggi del messaggio di Silvio Berlusconi diffuso durante l'edizione del Tg5 delle 8.
Per il Cavaliere, poi, nonostante la manovra "del governo dei professori", lo spread rimane "a livelli elevati" e la crisi "continua a mordere": "risulta sempre più evidente la vergogna di chi ha indicato il mio governo come l'unica causa di questa situazione''.
''Ho lasciato il governo - aggiunge l'ex premier - senza essere sfiduciato, proprio per senso di responsabilità e di sacrificio. Per fare l'interesse di tutti e sapendo che la causa della crisi non era il mio esecutivo ma l'euro: una moneta anomala che non ha alle spalle una banca centrale. Per questo l'Unione deve cambiare strategia e puntare non solo al rigore ma anche alla crescita''.
"Anche questa volta -sottolinea Berlusconi- ce la faremo, siamo un grande Paese e un grande popolo''. L'Europa, però, "è divisa e incapace di decidere e i mercati lo hanno capito. Questa cosa la paghiamo soprattutto noi italiani. Nel nostro Paese sono state fatte delle riforme. Il mio governo ha fatto una manovra per tenere sotto controllo i conti pubblici e ha avviato riforme strutturali importanti''.