25 dicembre 2011

Manovra: sindacati, in piazza per dire che ''la battaglia continua''

Cgil, Cisl, Uil e Ugl di nuovo in piazza per protestare contro la manovra del governo Monti e per dire, unitariamente, che ''la battaglia continua''. La consueta conferenza stampa di fine anno dei sindacati, infatti, si e' svolta oggi in piazza Montecitorio, sede negli ultimi giorni del presidio unitario dei rappresentanti dei lavoratori.
''La partita non e' chiusa. Se il governo pensa di andare dritto trovera' degli ostacoli che lo porteranno a sbattere''. Cosi' Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ricorda all'esecutivo di Monti che ''considerare chiuso il capitolo sulla previdenza, e' uno sbaglio''. ''Provate a discutere e a confrontarvi con le parti sociali - prosegue Camusso - per costruire equita' che nella manovra non c'e' stata e di cui, invece, abbiamo bisogno''.
Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ''serve un patto sociale tra i sindacati e il governo con il sostegno dei partiti. Fuori da questa logica ci sono solo le corporazioni e le lobby. Il governo deve scegliere da che parte stare''. L'alta percentuale di tasse presente in manovra, per Bonanni, ''crea le premesse per un'ulteriore recessione. Forse - aggiunge - ci vorra' un'altra manovra per tappare il buco che creera' questo decreto''.
''Pensare di poter fare astrattamente scelte contro il sindacato e' una grande illusione'', dice il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, precisando che ''questa non e' una minaccia. Lo voglio raccontare ai professori che non conoscono il Paese nella sua realta' perche' hanno vissuto nelle universita' e poco nei mercati e nelle fabbriche''.
La manovra, prosegue Angeletti, salva ''solo il 10% degli italiani: i ricchi e i potenti che parlano attraverso i giornali e che hanno la forza di affermare la loro posizione'' ma questo ''non salva l'intero Paese''.
''Fondamentali'', secondo il leader della Uil, sono ''crescita e riforma fiscale''. ''Se il governo sara' cosi' sciocco e presuntuoso da non raccogliere la nostra sfida il 2012 sara' negativo come ci aspettiamo, ma siamo ottimisti e speriamo che la ragione prevarra'''.
Secondo il leader dell'Ugl, Giovanni Centrella, ''questo esecutivo e' peggio di un governo politico. Doveva avere il coraggio di fare la patrimoniale, non ha mantenuto fede a quello detto al momento di insediarsi. Proseguiremo la mobilitazione fino a che non capiranno che il Paese e' stanco di subire vessazioni''.