17 novembre 2011

Berlusconi: "Democrazia sospesa, Monti dura quanto decido io"

Il governo di Mario Monti rappresenta una "sospensione certamente negativa della democrazia". Silvio Berlusconi, parlando ai senatori del Pdl, attacca duramente il nuovo esecutivo: "La decisione finale ci e' stata praticamente imposta, con i tempi voluti dal presidente della Repubblica". Il governo di Mario Monti durera' "quello che decideremo noi per quanto sara' utile per il Paese, anche in relazione alla nostra campagna elettorale e secondo quello che ci diranno i sondaggi".
A MONTI AVEVO OFFERTO L'ECONOMIA, DISSE DI NO - "A Monti ho prima offerto di fare il ministro dell'Economia del mio governo, ma mi ha detto no. E allora gli ho offerto di fare il premier e tenersi anche l'Economia, sostenuto dalla nostra maggioranza, ma si sentiva ormai traguardato e ci ha detto no".
IMPOTENTE CON NAPOLITANO - "Come presidente del Consiglio mi sentivo impotente, potevo solo suggerire disegni di legge. Anche i decreti, quando arrivavano al Quirinale, il presidente della Repubblica diceva no a 2 su 3". "Ci correggeva- dice di Napolitano- con la matita rossa, come una maestra con i bambini delle elementari".
DALLA BCE MISURE ININFLUENTI - "Ho parlato con Draghi e gli ho chiesto cosa sta facendo la Bce per l'Italia: mi ha parlato di un piano assolutamente ininfluente, che al massimo sposta lo spread di 10 punti. Ridicolo".
NO ALLA PATRIMONIALE - La patrimoniale sarebbe una "misura tributaria assolutamente depressiva: l'ho detto anche all'ultimo meeting dei capi di Stato e di governo dove ero l'unico che ci capiva qualcosa, avendo fatto l'imprenditore". "Secondo lo studio di una banca italiana- rivela- ci sarebbe una diminuzione del valore degli immobili tra il 15 e il 20%".
GLI ITALIANI NON SONO COSI' CRETINI - "Non possiamo lasciare il Paese alla sinistra. E poi a chi? A Di Pietro, Vendola e Bersani. Gli italiani non sono cosi' cretini da dare il voto a questi qua".