25 ottobre 2011

Confesercenti: "A rischio 150 mila posti di lavoro". E cala la fiducia...

"Le vendite ad agosto confermano che i consumi vanno peggio delle previsioni: a fine anno, se continua cosi', avremo almeno 65 mila chiusure di esercizi commerciali, un salasso di 150 mila posti di lavoro in meno e l'aumento della desertificazione dei centri urbani. Le chiusure sono solo una faccia della medaglia, la crisi produce un altro effetto molto negativo: scoraggia la nascita delle nuove imprese, impedendo la creazione di occupazione". Cosi' Confesercenti in una nota.
"La nostra previsione sui consumi, che stimavamo attestati allo 0,5% nel 2011 e a quota zero nel 2012- si legge ancora- rischia ora di essere fin troppo ottimistica". Dati "drammatici" che richiedono risposte "rapide e efficaci": Confesercenti propone per i piccoli esercizi commerciali "una vera e propria tregua fiscale che contempli per tutto il 2012 il regime dei minimi, e l'ampliamento a 50 mila euro per tutte le imprese, in aggiunta alle agevolazioni previste per i giovani e le nuove attivita'".
A ottobre l'indice del clima di fiducia dei consumatori cala a 92,9 da 94,2 di settembre". Lo dice l'Istat che in una sottolinea come sia "rilevante la differenza negli andamenti a livello territoriale: il clima di fiducia migliora nel Nord e, in particolare, nel Nord-est e cala, per contro, nel Centro-sud. A livello nazionale, la flessione e' diffusa a tutte le componenti e risulta particolarmente marcata per l'indice che misura il complesso delle attese a breve termine, che diminuisce da 85,5 a 81,8".
La fiducia sulla situazione corrente "registra la flessione piu' contenuta, da 101,2 a 101. L'indice del clima economico cala da 78,3 a 75,6, mentre quello relativo alla situazione personale scende da 100,6 a 98,6". Peggiorano, in particolare, "le valutazioni presenti e prospettiche sulla situazione del paese, i giudizi sulla situazione economica della famiglia e le previsioni di risparmio. Si deteriorano, seppur con intensita' minore, anche le attese sull'evoluzione del mercato del lavoro, sulla propria situazione personale e i giudizi sullo stato del proprio bilancio familiare".
Migliorano soltanto "le valutazioni sull'opportunita' presente del risparmio. I saldi dei giudizi sull'evoluzione recente dei prezzi al consumo e quelli delle previsioni sulla loro dinamica futura registrano un aumento rispetto al mese precedente".