5 giugno 2011

Nucleare, parola agli italiani: la Cassazione conferma il referendum sull'atomo

La Cassazione ha dato il via libera al referendum sul nucleare. Il 12 e 13 giugno, quindi, si andra' a votare anche per dire 'si'' o 'no' all'eventuale programma di rientro dell'Italia nel nucleare. Dopo la discussione in mattinata, la Camera di consiglio dell'ufficio elettorale centrale presso la Corte di Cassazione si e' infatti riunita decidendo di accogliere l'istanza presentata dal Pd volta a trasferire il quesito sulla nuova norma appena votata sul nucleare. In pratica il referendum, il prossimo 12 e 13 giugno, si svolgera' sui commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto omnibus. Le schede ora andranno ristampate.

BERSANI: SMASCHERATI I TRUCCHI DEL GOVERNO - "I trucchi del governo sono stati ancora una volta smascherati. Ora gli italiani hanno la possibilita' di pronunciarsi con un Si' contro il piano del governo, ed e' necessario che il mondo dei media, a partire dal servizio pubblico, contribuisca a fornire ai cittadini il massimo dell'informazione necessaria". Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che definisce "una notizia eccellente" la conferma del quesito sul nucleare. "Il Pd- aggiunge Bersani- che ha sempre contrastato le assurde scelte del governo sul nucleare, e' impegnato con tutte le sue forze a sostenere la campagna per il Si' e invita tutte le sue organizzazioni territoriali a mobilitarsi in occasione del 12 e 13 giugno".
VENDOLA: ORA TOCCA A TUTTI NOI - "La decisione della Corte di Cassazione, oltre che un riconoscimento del rispetto delle leggi italiane, al di la' dei tentativi di imbroglio e di trucchetti di cui il governo Berlusconi ha abusato in queste settimane, e' un atto di rispetto nei confronti degli elettori e delle elettrici chiamati alle urne il 12 e 13 giugno". Lo afferma il presidente nazionale di Sinistra Ecologia Liberta', Nichi Vendola, dopo la decisione della Corte di Cassazione di ammettere il referendum sulle centrali nucleari. "Ora, tocca a tutti noi- prosegue il leader di Sel- fare in modo che nei pochi giorni che ci sono rimasti gli italiani siano informati correttamente dell'importanza dei quesiti e che il quorum venga raggiunto. Abbiamo l'occasione di esibire cosa e' l'antiberlusconismo quando non e' insulto o espressione di rancore: rimettendo al centro un'idea di bene comune. Ne sono certo- conclude Vendola- il giudizio del popolo italiano sara' netto: un si per l'acqua pubblica, un si per impedire che gli affaristi riportino il pericolo nucleare nel nostro Paese, un si per impedire la privatizzazione della giustizia".
DI PIETRO: IL GOVERNO SI E' DATO LA ZAPPA SUI PIEDI - "Chi la dura la vince. La legge e' legge e nessuno puo' aggirarla. Noi ci abbiamo creduto fin dal primo momento". Cosi' Antonio Di Pietro dopo la decisione della Cassazione sul referendum, in conferenza stampa alla Camera. "Il governo con una legge truffaldina voleva impedire ai cittadini di svolgere un regolare referendum su un tema importante come il nucleare. Ma il governo e la sua maggioranza asservita, venduta e comprata si sono dati la zappa sui piedi", dice Di Pietro che spiega come abbia depositato stamattina la memoria che costituisce "l'asso nella manica" per dare il via libera al referendum.
"E ORA LA RAI DIA SPAZIO AL REFERENDUM" - La Rai dia immediatamente adeguata informazione sui referendum del 12 e 13 giugno. Lo chiedono un gruppo di parlamentari che hanno presentato oggi un esposto all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni. Tante le firme di diversi partiti a cominciare da Giuseppe Giulietti di Articolo 21: si va da deputati e senatori Pd (Vita, Zaccaria, Gentiloni) Udc (Carra e Lusetti) a esponenti Fli (Di Biagio) e Idv (Orlando). Uniti per chiedere all'Agcom il rispetto delle disposizioni di legge e che il palinsesto del servizio pubblico prevede "formati ad hoc tali da assicurare alte potenzialita' di ascolto"."Alla base dell'iniziativa- spiega Giulietti in conferenza stampa alla Camera- c'e' il rifiuto di ogni oscurantismo mediatico. L'esposto e' stato sottoscritto da deputati diversi: alcuni voteranno si', altri non voteranno, ma tutti chiedono all'Agcom di svolgere la sua funzione, il ruolo di arbitro: faccia monitoraggio, ci dica se ci sono o no prime serate dedicate ai referendum. Noi- precisa- non chiediamo propaganda ma, ci fa orrore l'oscurantismo".Roberto Zaccaria riferisce che dal monitoraggio dei principali tg nelle edizioni di maggior ascolto emerge che ieri l'unico a dare informazione dei referendum e' stato quello di La7. Ermete Realacci osserva che "solo in Italia c'e' un quorum cosi' alto: e' difficile raggiungerlo e quindi e' importante l'informazione.Ci aspettiamo risposte gia' oggi o al massimo venerdi', quando si riunisce la commissione dell'Agcom. Non ci accontenteremo di risposte a babbo morto". Anche il radicale Marco Beltrandi plaude alla iniziativa "opportuna e urgente". L'esposto viene pubblicato sui siti delle diverse associazioni per chiedere a cittadini di sottoscriverlo. (AGENZIA DIRE,www.dire.it)