16 giugno 2011

Immigrati, sì al dl per rimpatri immediati. Maroni: ''Nei Cie da 6 a 18 mesi''

''Abbiamo approvato con Maroni un decreto in materia di immigrazione che ci consentirà le procedure di espulsione coattiva immediata per immigrati clandestini e per i comunitari che commettono violazioni''. E' quanto afferma il premier Silvio Berlusconi in una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm.

Inoltre, annuncia, ''venerdì firmeremo un'intesa con la Libia per riportare gli immigrati che sono da noi. In questo modo faremo rimpatriare gli extracomunitari clandestini che sono in Italia''.
Da parte sua, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ribadisce che il Consiglio dei ministri ha approvato ''nuovi criteri che ci consentono di ripristinare le procedure di esplusione coattiva immediata dei clandestini''. E ''con un decreto approvato oggi - rimarca il titolare del Viminale - prolunghiamo il tempo di trattenimento nei Cie da 6 a 18 mesi, attraverso una procedura di garanzia che passa dal giudice di pace''.
''Introduciamo per la prima volta - aggiunge Maroni - l'espulsione anche per i cittadini comunitari. Anche questa norma è coerente con la direttiva europea, la 38 del 2004, che prevede questa possibilità nel caso il cittadino comunitario non rispetti gli obblighi previsti dalla stessa direttiva''.
Tra le prime reazioni all'intesa con la Libia per gli immigrati, quella del ministro Roberto Calderoli. ''Evviva, arrivano le prime risposte concrete ai problemi che abbiamo posto" afferma, sottolineando: "Guarderemo al futuro con maggiore serenità rispetto a questo grave problema".
''Avevo chiesto al presidente del Consiglio di attivarsi personalmente con il governo provvisorio della Libia perché, a fronte del loro riconoscimento e delle garanzie economiche da loro richieste al nostro Paese, vi fosse da parte loro l'impegno al riaccoglimento dei loro profughi che sono arrivati o che arriveranno sulle nostre coste" aggiunge il ministro della Semplificazione.
"A seguito della nostra richiesta domani mattina il ministro degli Esteri Frattini firmerà un accordo in questo senso con i nuovi governanti libici, un accordo che prevede, tra l'altro, anche la realizzazione di un centro di accoglienza per i profughi direttamente a Bengasi".