15 maggio 2011

RIFORMA COMITES CGIE/ TUTTI I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE CHIEDONO AI PROPRI CAPIGRUPPO AL SENATO DI DIALOGARE COL CONSIGLIO GENERALE

"Chiediamo di evitare di dare l’impressione che le decisioni siano prese e gli atti siano ormai compiuti; vi esortiamo, quindi, a non rinviare in Aula la bozza Tofani prima dello svolgimento dei lavori di Torino dal 18 al 20 maggio prossimi, e ad aprire una fase di dialogo vero con il CGIE, non puramente formale, come è avvenuto sino ad ora e di non procedere all’approvazione della legge prima che questo quadro unitario si sia ricomposto".
Questa, in sostanza, la richiesta contenuta in una lettera inviata ai capigruppo dell’opposizione al Senato dai responsabili politici per gli italiani all’estero di PD, FLI, IDV, MAIE-UDC e SEL, in vista della prossima Assemblea plenaria del CGIE che si terrà in settimana a Torino. Una lettera giustificata dal fatto che la riforma di Comites e Cgie dovrebbe essere discussa dall’Aula del Senato nel pomeriggio del 17 maggio. A firmarla sono Aldo Di Biagio, Responsabile italiani nel mondo FLI, Eugenio Marino, Responsabile italiani nel mondo PD, Ricardo Merlo, Responsabile italiani nel mondo MAIE-UDC, Niccolò Rinaldi, Responsabile italiani nel mondo IDV, e Guglielmo Zanetta, Responsabile italiani nel mondo SEL.

Noi stessi – si sostiene congiuntamente nella lettera – riteniamo utile coinvolgere preventivamente i rappresentanti del CGIE riuniti in questo particolare e simbolicamente alto momento storico a Torino, in un confronto sulla legge di riforma dei Comites e CGIE in discussione in questi giorni alla Commissione Affari esteri e che fino a oggi è probabilmente mancato".
"Siamo certi – continua la lettera – che dopo un reale e sincero confronto istituzionale sulla riforma, si potrà uscire da una impasse e da un clima di contrapposizione e mancanza di dialogo che dura ormai da troppo tempo e che non giova a nessuno: né al Parlamento, né al CGIE, né agli italiani all’estero".
Il testo della lettera
Sen. Anna Finocchiaro, Capogruppo PD Senato
Sen. Felice Belisario, Capogruppo IDV Senato
Sen. Gianpiero D’Alia, Capogruppo UDC Senato
Gentili Senatori,
vi scriviamo alla vigilia dell’Assemblea plenaria del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), che si terrà a Torino dal 18 al 20 maggio prossimo, per sottoporvi alcuni motivi di riflessione.
Il CGIE ha deciso, in via straordinaria, di riunirsi simbolicamente a Torino, poiché prima capitale d’Italia. Quell’Italia di cui quest’anno, come tutti sappiamo, ricorre il 150° anniversario dell’Unità. Lo ha deciso per sottolineare l’alto valore e il contributo costante che da sempre gli italiani all’estero e le loro rappresentanze hanno dato all’Unità del Paese e vogliono continuare a dare in futuro.
Proprio perché forte è sentita da questi nostri concittadini l’appartenenza o la radice italiana e forte è la loro volontà di mantenere un rapporto vivo e proficuo con il proprio Paese (anche se in molti casi solo d’origine), sentono il bisogno di adeguare e avvicinare se stessi e le proprie rappresentanze ad una società moderna e in continua evoluzione.
Avvertono, così come lo avvertiamo tutti noi, il bisogno di riformare anche i propri organismi di rappresentanza, ma vogliono farlo in un clima costruttivo e di dialogo, di reciproco rispetto e ascolto.
Noi stessi riteniamo utile, dunque, coinvolgere preventivamente i rappresentanti del CGIE riuniti in questo particolare e simbolicamente alto momento storico a Torino, in un confronto sulla legge di riforma dei Comites e CGIE in discussione in questi giorni alla Commissione Affari esteri e che fino a oggi è probabilmente mancato.
Chiederemmo di evitare di dare l’impressione che le decisioni siano prese e gli atti siano ormai compiuti; vi esortiamo, quindi, a non rinviare in Aula la bozza Tofani prima dello svolgimento dei lavori di Torino dal 18 al 20 maggio prossimi, e ad aprire una fase di dialogo vero con il CGIE, non puramente formale, come è avvenuto sino ad ora e di non procedere all’approvazione della legge prima che questo quadro unitario si sia ricomposto.
Siamo certi che dopo un reale e sincero confronto istituzionale sulla riforma, si potrà uscire da una impasse e da un clima di contrapposizione e mancanza di dialogo che dura ormai da troppo tempo e che non giova a nessuno: né al Parlamento, né al CGIE, né agli italiani all’estero.
Fiduciosi in una positiva risposta, inviamo i più cordiali saluti.
Aldo Di Biagio, Responsabile italiani nel mondo FLI
Eugenio Marino, Responsabile italiani nel mondo PD
Ricardo Merlo, Responsabile italiani nel mondo MAIE-UDC
Niccolò Rinaldi, Responsabile italiani nel mondo IDV
Guglielmo Zanetta, Responsabile italiani nel mondo SEL