19 marzo 2011

Odissea all'alba, missili sulla Libia

Al via l'intervento militare 'Odissea all'alba' contro il regime libico.
Aerei francesi hanno iniziato i bombardamenti alle 17.45 di oggi, concentrandosi su una zona compresa entro un raggio di 100-150 chilometri da Bengasi. Lo ha reso noto il ministero della Difesa francese, precisando che gli aerei francesi che prendono parte al raid sono una ventina in totale. Secondo fonti della Difesa di Parigi, i caccia hanno distrutto numerosi carri armati delle forze libiche fedeli a Gheddafi. L'emittente televisiva in lingua araba al Jazeera ha parlato di quattro tank distrutti.
Unità della marina americana dispiegate nel Mediterraneo hanno poi iniziato a lanciare missili cruise contro obiettivi in Libia. Lo rendono noto fonti del Pentagono citate dalla CNN, precisando che l'obiettivo di questi primi attacchi sono la batteria della contraerea schierata nei dintorni di Tripoli. Più tardi il Pentagono ha parlato di un totale di 110 missili da crociera Tomahawk lanciati da unità americane, insieme a quelle britanniche.
Aquí escribes el resto del post.In azione dunque anche le forze britanniche. Il primo ministro David Cameron, citato dal sito web dell'emittente 'Bbc', ha riferito che l'operazione militare nel paese nordafricano è "necessaria, legale e giusta".
L'emittente 'al-Arabiya' ha riferito poi che aerei italiani hanno avviato una "missione di sorveglianza" sulla Libia. Fonti della Difesa, interpellate dall'ADNKRONOS, però non confermano, precisando che non risultano decolli di velivoli italiani.
Nel mirino dei raid, secondo un portavoce delle forze armate libiche, citato dalla tv di stato di Tripoli, "le città libiche di Tripoli, Bengasi, Zuara e Misurata". "I caccia stranieri stanno bombardando degli obiettivi civili a Tripoli", ha denunciato sempre la tv di stato. Tra gli obiettivi colpiti, secondo la stessa fonte, ci sarebbe anche l'ospedale Bir Usta Milad della capitale. L'agenzia di stampa libica 'Jana' ha riferito di diversi feriti. La tv di stato libica dà anche notizia di un aereo francese abbattuto vicino Tripoli. Bombardata - secondo quanto annunciano invece i siti dell'opposizione libica - una base militare utilizzata dalle brigate di Gheddafi nella città di Misurata.
L'iniziativa militare aveva ottenuto il via libera oggi nel corso di un summit convocato a Parigi. ''Abbiamo deciso di applicare la risoluzione Onu che esige un cessate il fuoco immediato e l'arresto delle violenze contro le popolazioni civili'', ha spiegato al termine del vertice all'Eliseo il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.
''Siamo pronti con ogni mezzo a fare rispettare la decisione (di giovedì, ndr) del Consiglio di sicurezza dell'Onu - ha detto -. Oggi interverremo con i nostri partner per proteggere la popolazione civile contro la follia omicida di un regime che uccide la propria gente''. ''Interverremo per permettere ai libici di scegliere il proprio destino. Non devono essere privati dai loro diritti dalla violenza e dal terrore'', ha detto ancora Sarkozy. ''Abbiamo dovuto prendere - ha rimarcato - una grave decisione. La nostra determinazione è totale''. Di fronte al fatto che il raìs ha ignorato l'avviso di Francia, Gb e Usa ''continuando la sua offensiva mortale contro la popolazione''.
Da Brasilia, in viaggio ufficiale, il presidente Usa Barack Obama ha detto che ''la popolazione libica deve essere protetta''. Ed ha fatto sapere di aver autorizzato le forze militari americane ad iniziare una azione militare limitata contro la Libia.
Da parte sua, la Russia, che si era astenuta dal voto della risoluzione al Palazzo di Vetro, così come la Cina, deplora l'intervento militare contro la Libia.
Il vertice della comunità internazionale per discutere le modalità d'intervento militare contro il regime si è svolto nel primo pomeriggio. Al summit di Parigi hanno preso parte il segretario della Lega Araba Amr Moussa, il segretario dell'Onu Ban-ki Moon, l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea Catherine Ashtone il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, più una serie di capi di Stato e di Governo o di loro rappresentanti, in totale 18, tra cui il segretario di stato Usa Hillary Clinton e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Significativa anche la presenza araba, con cinque paesi: gli Emirati Arabi Uniti, l'Iraq, la Giordania, il Qatar e anche il Marocco con i ministri degli esteri. Alla riunione anche il premier canadese Stephen Harper e il norvegese Jens Stoltenberg, i cui paesi sono membri della Nato.
Assente l'Unione africana , i cui rappresentanti potrebbero incontrare lunedì a Tripoli Gheddafi. Secondo una fonte autorevole del ministero della Difesa francese, citata dal sito web del quotidiano 'Le Figaro', l'Unione Africana starebbe lavorando alla costruzione di un gruppo di contatto per negoziare direttamente con il colonnello.