12 marzo 2011

Addio a Nilla Pizzi, regina di Sanremo e della canzone italiana

Aveva 91 anni. Era stata ricoverata in una clinica del capoluogo lombardo alcune settimane fa a seguito di un intervento chirurgico. Nel 1951 aveva vinto la prima edizione del Festival di Sanremo con 'Grazie dei fiori'. E' stata l'unica ad aver vinto tutti e tre i premi in un'edizione indimenticabile del Festival, quella del 1952: la Pizzi conquistò l'intero podio con 'Vola colomba', 'Papaveri e papere' e 'Una donna prega'. Record a tutt'oggi mai eguagliato da nessun altro cantante. Paolo Limiti: ''E' stata una colonna sonora molto importante per la società dal dopoguerra ad oggi''. Pippo Baudo: ''Passava con classe dal genere romantico a quello patriottico e perfino ironico''. Il 1º giugno 2002 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la nomina Grande Ufficiale della Repubblica italiana
E' morta in una clinica di Milano la cantante Nilla Pizzi. Aveva 91 anni ed era stata ricoverata alcune settimane fa per un intervento. La Pizzi aveva vinto la prima edizione del Festival di Sanremo con 'Grazie dei fiori', nel 1951.
''Appresa la notizia della scomparsa di Nilla Pizzi, sensibile e popolare interprete della tradizione melodica italiana, il Segretario generale della presidenza della Repubblica in un messaggio alla famiglia ha espresso il cordoglio del capo dello Stato e il suo personale''. E' quanto si legge in una nota della presidenza della Repubblica.
E anche il presidente del Senato, Renato Schifani, ha inviato un messaggio ai familiari: "Il mondo dello spettacolo e la memoria dell'intero Paese hanno perso una delle grandi protagoniste della storia della musica leggera. In una lunghissima carriera di artista, ci ha accompagnato con la sua voce dai tempi dell'Eiar sino ai giorni nostri, rappresentando una colonna sonora che ha saputo rallegrarci anche in un momento tanto difficile della nostra vita come quello del dopoguerra''.
Da parte del mondo dello spettacolo arriva il ricordo di Pippo Baudo: "E' stata una grandissima cantante, con una voce unica. Ha avuto una carriera fortunata, perché pochissime cantanti sono riuscite a passare da un genere all'altro come ha fatto lei". Inoltre, "passava con classe dal genere romantico a quello patriottico e perfino ironico - ha ricordato il conduttore - non si limitava a percorrere un unico filone musicale". Baudo ha un bellissimo ricordo: "L'ho conosciuta tanti anni fa, quando ero giovanissimo, e lei mi ha aperto le braccia e mi ha accolto, dando inzio ad un'amicizia che non è mai finita".
"Sono particolarmente legata a questa donna e questa voce la ricordo col cuore gonfio di gratitudine. A pochi giorni dalla festa della donna, ci lascia una grande protagonista della musica italiana". Lo sottolinea Carmen Consoli all'Adnkronos. "Lei era un esempio di discrezione - ha ricordato la 'cantantessa', che nel 2010, in occasione dei 60 anni del Festival di Sanremo, si era esibita in un tributo alla cantante interpretando 'Grazie dei fiori' - ma anche di grande avanguardia. Ha inciso una traccia indelebile della storia culturale di questo Paese, un po' come i solchi a 78 giri, e rimarrà nel nostro dna". La Consoli si è detta speranzosa che "le nuove generazioni possano valorizzare, capitalizzare questo inestimabile valore del bagaglio culturale che ci ha lasciato".