23 gennaio 2011

Napolitano: "Alterato il rispetto reciproco tra giudici e politica. Nelle leggi le garanzie per il giusto processo"

Da anni mi sto spendendo per sollecitare quell'equilibrio e quel rispetto reciproco che appaiono spesso alterati, con grave danno sia per la politica che per la giustizia. Troppe sollecitazioni sono cadute nel vuoto. Troppe occasioni sono state perdute. E oggi ne paghiamo il prezzo". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la giornata dell'informazione 2011 al Quirinale: "La cronaca giudiziaria" sta diventando "materia sempre più che mai scottante", sottolinea.
"Nella Costituzione e nella legge possono trovarsi i riferimenti di principio e i canali normativi e procedurali per far valere insieme le ragioni della legalità nel loro necessario rigore e le garanzie del giusto processo", prosegue Napolitano. "Fuori di questo quadro- aggiunge il capo dello Stato nei giorni dell'inchiesta della Procura di Milano che vede il premier Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile, con quest'ultimo che attacca duramente i magistrati milanesi- ci sono solo le tentazioni di conflitti istituzionali e di strappi mediatici che non possono condurre, per nessuno, a conclusioni di verita' e di giustizia". Quindi aggiunge: "Spero e confido che di ciò ci si renda conto sempre piu' diffusamente da ogni parte e al di la' delle diverse appartenenze politiche".
Nel corso della giornata dell'Informazione 2011, Napolitano aggiunge che "un valido equilibrio" e' "sempre indispensabile nel rapporto tra chi e' costituzionalmente deputato a esercitare il controllo di legalita' e ha specificamente l'obbligo di esercitare l'azione penale e chi e' chiamato, nel quadro istituzionale e secondo le regole della costituzione, a svolgere funzioni di rappresentanza democratica e di governo".
"GIUSTIZIA, EVITARE ESASPERAZIONI E TENSIONI" - Napolitano invita ad abbassare i toni, in un momento delicato di "esasperazioni e tensioni" sul problema della giustizia. "Pur senza rinunciare alla prospettiva di scelte organiche e riforme condivise capaci di risolvere alla radice il problema della giustizia, occorre nell'immediato scongiurare ulteriori esasperazioni e tensioni che possono solo aggravare un turbamento largamente avvertito e riconosciuto, e suscitare un effetto di deprimente lontananza dallo sforzo che si richiede per superare le molteplici prove cui la comunita' nazionale deve far fronte".
AFGHANISTAN - Serve "la necessita' di una severa consapevolezza delle prove che l'Italia sta affrontando in questa difficile fase della sua storia, tra le quali anche la prova degli impegni piu' ardui e rischiosi in seno alla comunita' internazionale per obiettivi di rafforzamento della pace, della sicurezza collettiva, della tutela di valori di tolleranza e di convivenza civile, contro la distruttiva violenza e minaccia del terrorismo". Lo dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la giornata dell'informazione 2011 al Quirinale, parlando della situazione in Afghanistan. "Vengo dalla tristissima e insieme commovente e solenne cerimonia- spiega- dell'estremo omaggio alle spoglie del caporal maggiore scelto Luca Sanna caduto in Afghanistan".(AGENZIA DIRE, http://www.dire.it/)