23 gennaio 2011

La repubblica "affondata" sul lavoro: un giovane su quattro è 'nullafacente'

In Italia e' occupato il 57,5 per cento della popolazione nella fascia di eta' 15-64 anni mentre resta preoccupante il dato sulla disoccupazione giovanile: un ragazzo su quattro e' senza lavoro. In 'Noi Italia', il dossier con cui l'Istat disegna il quadro del Paese attraverso 100 statistiche, viene spiegato come permangono notevoli le differenze di genere: le donne occupate sono il 46,4 per cento, gli uomini il 68,6.
Nel 2009, sono sempre dati Istat, il tasso di occupazione e' diminuito di 1,2 punti percentuali rispetto al 2008 dopo un lungo periodo di crescita, tornando ai livelli del 2005. I livelli dell'occupazione nazionale restano ben al di sotto delle medie europee, soprattutto per quando riguarda la componente femminile. Il tasso di occupazione della popolazione in eta' 55-64 anni e' pari al 35,7 per cento, in aumento rispetto al 2008 e in controtendenza rispetto a quanto avvenuto per l'occupazione nel suo complesso. Il tasso di inattivita' della popolazione tra i 15 e i 64 anni nell'Unione europea e' pari al 28,9 per cento. L'Italia, con il 37,6 per cento, si colloca al terzo posto della graduatoria a 27 paesi. Spicca il valore particolarmente elevato dell'inattivita' femminile (48,9 per cento).
Capitolo giovani: nel nostro Paese il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) e' pari al 25,4 per cento, in aumento di oltre quattro punti rispetto all'anno precedente e superiore a quello medio dell'Unione (19,8 per cento). La quota di unita' di lavoro irregolari e' pari all'11,9 per cento. Nel Mezzogiorno puo' essere considerato irregolare quasi un lavoratore su cinque; nell'agricoltura circa uno su quattro.