30 gennaio 2011

Berlusconi: "No alle urne. Chi oggi vuole il voto pensa soltanto ai propri interessi"

''Nonostante quello che sta accadendo, sono sempre sereno e determinato, continuiamo a governare, abbiamo una squadra di governo capace e appassionata'', ''affrontiamo i problemi e li risolviamo ''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico con la convention dell'Adc di Francesco Pionati a Cassino. Il Cavaliere ha ribadito che in ''Parlamento abbiamo una maggioranza'' come dimostrato dagli ultimi voti in aula. Berlusconi e' certo che "i numeri tengano. Ne sono convinto".
"Lo abbiamo dimostrato vincendo sette a zero contro gli agguati della sinistra -ha proseguito il premier-. Andiamo avanti a governare in mezzo a tutte le difficolta' che conosciamo".
"Non c'e' alternativa a questa maggioranza" ribadisce Berlusconi. "Dobbiamo andare avanti con la maggioranza che abbiamo in Parlamento che ci consente di fare le riforme, a partire dal federalismo, dal fisco e dalla giustizia, a cui Fini ha detto di no", ha sottolineato il presidente del Consiglio.
E proprio riferendosi agli 'ex' alleati Fini e Casini, il premier ha aggiunto: "Senza di loro siamo piu' liberi, piu' forti e piu' determinati che mai. Siamo meglio messi e siamo determinatissimi".

Berlusconi ha attaccato poi chi parla oggi di elezioni. ''Chi oggi vuole il voto, in realta' pensa solo ai propri interessi. Lo fa per la propria gestione e spartizione del potere, non pensa invece a dar vita ad un nuovo governo per fare le riforme necessarie al Paese".
Il premier ha lamentato inoltre il "muro di questa opposizione che dice no a tutto quello che proponiamo e che non fa una sola proposta utile al Paese".
Quindi, ha lanciato un altro attacco al 'terzo polo'. Oltre al muro dell'opposizione, ''abbiamo avuto un secondo muro che ha messo ostacoli sulla strada della governabilita', tutti quei politici di lungo corso che si sono riuniti tutti insieme'' ha detto Berlusconi riferendosi a Fini, Casini e Rutelli. Secondo il premier ''il passato e' rappresentato da questo fantomatico terzo polo''. E invece, ''se l'Italia ha una possibilita' di uscire dalla crisi e' proprio per l'alleanza tra il Pdl, la Lega di Bossi e il gruppo dei responsabili di cui tu -dice Berlusconi rivolto a Pionati- sei il promotore. Tutte le altre formule sarebbero un ritorno al passato'' ha concluso il premier.