19 dicembre 2010

Berlusconi punta al centro: "Unirò i veri moderati, vado avanti"

ROMA - "Intendo proseguire il cammino per riunificare i veri moderati in un unico grande movimento politico, ovviamente senza quei pasdaran che si schierano con Di Pietro e usano i toni, le calunnie e le false argomentazioni del Fatto quotidiano e di Repubblica". Lo dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato al network Forzasilvio.it. "Considero il consolidamento di una unica grande forza politica che sia la sezione italiana del Partito dei Popoli europei- aggiunge- uno dei compiti fondamentali che devo assolvere nel mio impegno in politica".Poi il premier parla a Bruxelles, e affronta tutti i temi caldi del momento.

NESSUN CALCIOMERCATO - "Nessuna offerta di nulla, nessun posto di governo, non ci sono state contropartite ma solo discorsi di buon senso". Il premier smentisce che siano in corso trattative non politiche per ampliare la maggioranza. "E' stato fatto un ragionamento- dice Berlusconi- a partire dal fatto che non ci sarebbe spazio negli elettori" per il terzo polo. "Chiunque abbia buon senso non puo' che decidere di restare nel centrodestra e nel Pdl". "Il partito dell'Udc aveva una grande occasione per dare sostegno al governo e alla maggioranza per senso di responsabilita' e amore del paese. Avrebbero potuto intervenire al governo con i loro uomini cammin facendo, non subito. Hanno ritenuto di no. Io rispetto loro posizione". "Ho letto agenzie che parlano di un calciomercato in corso. Niente di tutto questo". Berlusconi spiega che non ci saranno trattative quando rientrera' a Roma ('i colloqui sono stati gia' fatti', spiega) ma che si ragiona sul fatto che "l'operazione dei finiani e' partita chiedendo a dei parlamentari del Pdl di salire su un convoglio a guida Fini con destinazione di essere la terza gamba della maggioranza del centrodestra a sostegno del governo. Ora si sono trovati in una formazione a guida Bocchino-Granata, con destinazione la sinistra. Credo che sia abbastanza normale che ci siano dei moderati che ritengono di non poter aderire a questa destinazione e rimangono ancorati ai loro valori e ai loro impegni con gli elettori".FINO ALLA FINE - "Dentro di me ho l'assoluta certezza di portare a termine questa legislatura realizzando le riforme che il paese attende". Anche dal punto di vista della stabilita' di governo "si desume l'assoluta irresponsabilita' di una manovra che era stata pensata e si era cercato di portare avanti". "Sono sicuro di avere i numeri perche' penso che bisogna avere fiducia nel buon senso degli eletti dal popolo. Che questo avvenga con un patto formale di una forza politica che torna in maggioranza va bene. E se invece fossero singoli che tornano in maggioranza va bene lo stesso".RIFORMA E ORDINE PUBBLICO - La riforma universitaria al Senato passera' "senza problemi. Non credo ci sia un cambio di voto rispetto alla Camera: c'e' un limite all'indecenza". "Non sono preoccupato dell'ordine pubblico, ho sempre detto che c'erano infiltrazioni dei centri sociali nelle manifestazioni studentesche, ma un torto, devo ammettere il governo ce l'ha: non aver comunicato bene i contenuti della riforma". "Gli studenti, infatti- prosegue- hanno tutto da guadagnarci in questa riforma" quindi "noi non abbiamo comunicato bene, l'ho detto anche al ministro" dell'Istruzione.