6 novembre 2010

Governo, ok al piano sicurezza. Maroni: "Wi-fi libero". Premier: "Prostituzione un reato"

ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo pacchetto sicurezza. Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il quale spiega che "il Cdm ha espresso un plauso al ministro Maroni per ciò che fino ad ora si è realizzato in ordine al contrasto alle organizzazioni criminali, alle quali sono stati confiscati più di 18 miliardi di beni". Il premier spiega che in questo modo "un miliardo di vecchie lire al giorno potranno essere indirizzate al contrasto delle organizzazioni criminali".
Tra le nuove norme inserite nel pacchetto sicurezza, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, che contiene un disegno di legge e un decreto legge, ci sono anche disposizioni sulla tracciabilità dei flussi finanziari e l'accesso libero al Wi-fi, internet senza fili.
WI-FI, MARONI: "VIA ALLA LIBERALIZZAZIONE" - "Il decreto Pisanu è in vigore fino al 31 dicembre e dal 1^ gennaio 2011 ci sarà la liberalizzazione dei collegamenti wi-fi: i cittadini si potranno collegare senza restrizioni, come ad esempio la presentazione della fotocopia carta di identità". Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, anche lui in conferenza stampa a Palazzo Chigi, sottolineando che quel provvedimento, "di 5 anni fa, è superato dall'innovazione tecnologica". Maroni aggiunge di aver preso questa decisione dopo essersi confrontato con gli esperti di antiterrorismo israeliani in un suo recente viaggio.
SICUREZZA, APPROVATO UNO DEI 5 PUNTI DEL PROGRAMMA - Ma con l'approvazione del pacchetto sicurezza, il governo ha varato uno dei cinque punti del patto di governo illustrato al Parlamento dal presidente del Consiglio: "E' uno dei 5 punti del programma di governo", sottolinea il premier.
"NIENTE SCONTI, LA PROSTITUZIONE E' UN REATO" - Lotta dura del governo alla prostituzione. Berlusconi spiega, sempre in conferenza stampa, che l'introduzione del reato di prostituzione, fermo in Parlamento da tempo, è stato stralciato e inserito nel pacchetto sicurezza. "Avendo constatato- dice- che il reato di prostituzione non ha proceduto in Parlamento, abbiamo deciso di riprendere quella norma, di riapprovarla una seconda volta, e di inserirla in questo nuovo provvedimento". (AGENZIA DIRE, http://www.dire.it/)