8 ottobre 2010

Berlusconi: "No a esecutivo tecnico per cambiare la legge elettorale"

Noi andiamo avanti, vogliono fare invece un governo tecnico per fare una legge elettorale che tolga il premio di maggioranza. Vogliono tornare alla situazione di prima quando c'erano moltissimi partiti e la situazione era ingovernabile". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la festa del Pdl di Varese, ha ribadito la volontà di continuare l'opera del governo impedendo la costituzione di un governo tecnico.
Dunque, il governo andrà avanti e farà la riforma del processo breve e delle intercettazioni. Il premier spiega: "Sul processo breve andremo avanti e faremo la riforma, dobbiamo intervenire anche sulle intercettazioni perché un Paese in cui non c'è inviolabilità di ciò che si dice al telefono non è un Paese civile".
Poi sferra un nuovo attacco ai media: "Dobbiamo impegnarci per far conoscere la realtà delle cose e dei numeri di questo governo contro i falsi delle tv e dei giornali. Per questo abbiamo già iniziato ad attivare i 61 mila team che in tutto il territorio nazionale, uno per ogni sezione elettorale, divulgheranno i risultati del governo".