12 ottobre 2010

Montezemolo sferza il governo: non solo rigore, investire e pensare alla crescita

''Il rigore è importante'' perché la crisi economica ''potrebbe riacutizzarsi''. Ma il presidente del Consiglio deve farsi carico ''in prima persona delle scelte fondamentali di politica economica". E' il messaggio che Italia futura, l'associazione vicina a Luca Cordero di Montezemolo, lancia dal sito.Ci sono due questioni che non possono più essere eluse: ''Primo nessun soggetto (azienda o nazione) può sopravvivere a lungo di solo rigore senza investire; secondo chi ha l'onere e l'onore di ricoprire un importante incarico di governo ha anche il dovere di spiegare al paese le sue scelte senza indulgere in atteggiamenti di autosufficienza. Anche perché, come al solito, il paese reale non si ferma''. Tenere in ordine i conti dello Stato, si legge, ''è un mestiere fondamentale e difficile che il ministro Tremonti ha dimostrato di saper fare bene. Ma se l'incapacità di pensare alla crescita trasforma di fatto il ministero dell'Economia in un ministero del Bilancio allora sarebbe auspicabile che il presidente del Consiglio si facesse carico in prima persona delle scelte fondamentali di politica economica".
Imprese e lavoratori, afferma Italia futura, ''continuano a combattere senza potersi permettere di ammainare la bandiera. Berlusconi lo sa bene, è stato un grande imprenditore proprio del settore della cultura e dello spettacolo. Il suo dna è sempre stato quello dell'attaccante e soprattutto su questo ha costruito i suoi successi imprenditoriali e politici''.
E proprio a Montezemolo si rivolge Italo Bocchino. ''Dall'alleanza tra Fini, Casini e Lombardo nascerà il vero centrodestra italiano, che potrebbe avere Montezemolo come leader", spiega Bocchino, capogruppo di Futuro e Libertà alla Camera, che oggi è stato ospite della trasmissione 'Un Giorno da Pecora' su Radio due.
"Noi terzo polo? No, il nostro sarà il vero centrodestra, uguale a quello che c'è in Germania, Francia, Inghilterra e costituito da vari soggetti: Fini, Casini, Lombardo", sostiene Bocchino, sottolineando le differenze con quel ''centrodestra populista di Berlusconi e Bossi, che ama usare toni forti per compattare i suoi e alimentare le divisioni del Paese''. Ma chi potrebbe essere il leader di questa nuova alleanza?. ''Montezemolo, se scende in campo, è un'opzione, ma le possibilità possono essere molteplici, ci può essere un leader di partito, oppure potrebbe essere qualcosa di completamente nuovo''.
Ma le posizioni sono diverse all'interno di Fli. ''Montezemolo candidato premier di un nuovo centrodestra? E perché non Fernando Alonso?'', si chiedono i parlamentari finiani, Roberto Menia, Silvano Moffa e Pasquale Viespoli, commentando con una battuta le ultime dichiarazioni del capogruppo. ''Lui almeno - scrivono - di vittorie se ne intende...''.