2 settembre 2010

Pdl, Alemanno: "Serve un cessate il fuoco"

E' giunto per tutti il momento della responsabilità". E' l'appello che Gianni Alemanno rivolge all'intero centrodestra in un'intervista al 'Corriere della Sera', nella quale il sindaco di Roma spiega che nella maggioranza e' ''necessario un vero e proprio 'cessate il fuoco', perche' e' impensabile che una trattativa cosi' difficile come quella che si sta svolgendo per vedere se c'e' ancora una maggioranza di governo, si faccia sotto i bombardamenti''.
Per Alemanno, ''e' inutile continuare la campagna contro Fini: le notizie sono state date, ognuno ha tratto le conclusioni che doveva trarre, ora basta''. Ma c'e' anche ''la questione dei probiviri: la riunione deve essere sospesa'', dice categorico l'esponente del Pdl, perche' ''prima viene la politica, e quindi bisogna prima verificare se c'e' la volonta' vera di mandare avanti il governo''.
Quanto ai finiani, ''devono piantarla di fare il continuo controcanto a tutte le iniziative del governo, come hanno fatto finora, in modo fastidioso e persino pretestuoso''. Il primo cittadino della Capitale non ha dubbi: ''A questo punto non puo' esserci nessuna zona grigia. L'alternativa e' secca: o si ricompone la maggioranza, oppure cade il governo e in questo caso i finiani devono essere consapevoli che il loro futuro non sara' piu' nel centrodestra''.
Un appello che piace al coordinatore del Pdl Sandro Bondi: "L'amico Gianni Alemanno pone oggi dei problemi reali e propone una riflessione ragionevole, con accenti da cui traspare una autentica passione politica non disgiunta da considerazioni umane. Le questioni politiche essenziali non si risolvono soltanto attraverso strumenti di carattere disciplinare. Ad un certo momento si impongono per tutti scelte chiare e lungimiranti. E' indubitabile che non puo' esistere un movimento politico articolato in due distinti e autonomi gruppi parlamentari''. E' quanto dichiara il coordinatore del Pdl Sandro Bondi.
''Se si decide di rimanere in un movimento politico, del quale si condividono le ragioni di fondo, nel quale deve valere naturalmente il principio della libera discussione e dell'aperto confronto unitamente pero' ad uno spirito costruttivo di collaborazione e di solidarieta', allora -sottolinea Bondi- si agisca di conseguenza, abbandonando definitivamente la sterile provocazione quotidiana e dimostrando nei fatti la volonta' di voler sostenere senza residui retropensieri la realizzazione dell'intero programma di governo per l'intera legislatura'', conclude il ministro dei Beni culturali.
Il richiamo trova il sostegno anche dei ministri Gianfranco Rotondi e Giorgia Meloni. "Riassume in modo esemplare i veri termini della questione nei rapporti tra Pdl e Fli: vera pace o addio alla legislatura e ad ogni futura alleanza. Noi Dc e Psi ci riuniamo oggi, visto che nessuno ci consulta facciamo da soli e forse e' meglio", ha detto il titolare del dicastero per l'Attuazione del programma. E la collega alla Gioventù gli fa eco: "Esprime un punto di vista condivisibile, peraltro diffuso nella classe dirigente del Pdl, quando dice che la priorita' e' salvare la legislatura rispettando il patto con gli elettori. Il che vuol dire salvare un governo che da' risposte ai cittadini, mettendo in condizione Berlusconi di governare con la sua maggioranza e impedendo governi tecnici e ipotesi di ribaltone''.
D'accordo "assolutamente" con Alemanno è anche Viviana Beccalossi, deputata del Pd, che all'Adnkronos spiega: "Se e' vero che i finiani si riconoscono in questa maggioranza, si puo' ragionare sulla sospensione dei provvedimenti all'attenzione dei probiviri del Pdl''. ''Ma l'ascia di guerra la si sottera in due -dice ancora - non si e' mai visto che il cofondatore di un partito poi dia vita a un altro gruppo parlamentare''.
''Ci deve esser chiarezza conclude - anche perche' se cosi' non fosse, perche' i finiani continuano a stare in questo governo con ministri, sottosegretari, presidenti di commissioni e altro. Non e' corretto fare il controcanto...''.
''L'invito di Alemanno ad abbassare i toni e a trovare delle soluzioni politiche utili e pragmatiche per riavviare un percorso di governo unitario e' un segnale di grande responsabilita''', dice dal canto suo la vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, membro della direzione Nazionale del Pdl .
''L'impegno di tutti -continua- in questo momento cosi' delicato deve essere quello di orientare ogni sforzo per superare la crisi e proseguire il percorso di un governo che ha tutte le carte in regola per mantenere fede agli obiettivi ambiziosi del programma elettorale e per attuare importanti riforme al servizio del paese, dando priorita' alle questioni economiche e al lavoro come ha sottolineato anche ieri il Presidente della Repubblica''.
''Il senso di responsabilita' auspicato dal sindaco di Roma -conclude Angelilli- deve prevalere: infatti una crisi politica irreversibile e le elezioni anticipate metterebbero a rischio quella credibilita' e autorevolezza internazionale conquistata dal nostro paese in questi anni''.
Condivisione "totale" all'appello anche da parte di Barbara Saltamartini, deputata Pdl e responsabile pari opportunita' del partito. "L'Italia vive una fase difficile e oggi piu' che mai serve la responsabilita' dell'intera classe dirigente politica'', dice all'Adnkronos. ''In tal senso, e' auspicabile che anche all'interno del Popolo della Liberta' vengano poste in essere le condizioni per continuare quel percorso comune per portare a termine il programa elettorale per il quale gli italaini ci hanno votato''.
''Mi auguro -aggiunge- che il 'cessate il fuoco' sia reciproco e che prevalga il buon senso di chi, in questi mesi, sta lavorando per sostenere l'attuale maggioranza di centrodestra''.
''Auspico -conclude Saltamartini- che anche negli appuntamenti ad oggi fissati per il mese di settembre, come la festa di Mirabello e la festa nazionale del Pdl, vengano lanciati messaggi che vadano in questa direzione. Responsabiita' e' la parola d'ordine''.