13 luglio 2010

Premier: impedirò clima giustizialista

ROMA - ''Il clima giacobino e giustizialista nel quale alcuni stanno cercando di far ripiombare il nostro Paese non è certo d'aiuto. Ma ancora una volta metterò tutto il mio impegno personale, assieme a quello del Governo e della coalizione da me guidati e legittimati costantemente dal sostegno dei cittadini, per impedire ritorni ad un passato che gli italiani non vogliono più''. E' quanto afferma il premier Silvio Berlusconi in una nota diffusa da palazzo Chigi.
''Personalmente, intendo restare fuori dalle artificiose burrasche scatenate dalla vecchia politica politicante e da quanti, in maniera irresponsabile, giocano una partita personale a svantaggio dell'interesse di tutti'' aggiunge nella nota il presidente del Consiglio, spiegando che "il Paese, in questa fase di uscita dalla crisi economica globale, ha bisogno di scelte precise e di responsabilità e quindi di una piena governabilità''. ''Ancora una volta - afferma - metterò tutto il mio impegno personale, assieme a quello del Governo e della coalizione da me guidati e legittimati costantemente dal sostegno dei cittadini, per impedire ritorni ad un passato che gli italiani non vogliono più".
''Il Governo ha a cuore l'interesse dei cittadini e perciò intende portare a rapida approvazione la manovra che stabilizzerà il bilancio pubblico come ha chiesto l'Europa, pure in presenza di una situazione migliore dei nostri conti rispetto agli altri partner europei'' afferma Berlusconi.
BERSANI: CLIMA GIACOBINO PROVOCATO DA PREMIER - "Anch'io non amo un clima giacobino, o giustizialista, ma è Berlusconi che lo sta provocando": così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha replicato da Washington alle parole del presidente del Consiglio, secondo il quale si è diffuso ultimamente nel Paese un clima giacobino. "Il berlusconismo - ha detto Bersani - rischia di portare l'Italia a un dibattito Guelfi-Ghibellini da cui non possiamo tirar fuori niente di buono. Ma questa è responsabilità sua, tutta sua. Perché è chi governa, chi ha la maggioranza, che dà il 'La' alla discussione". Bersani, sempre riferendosi al caso Cosentino e alle parole del presidente del Consiglio, ha aggiunto: "Se Berlusconi difende Cosentino contro ogni evidenza, contro ogni moralità, contro ogni concetto di legalità, non può poi stupirsi che la reazione sia forte. Compresa la mia. Ed io - ha concluso - non mi sento giustizialista".