25 maggio 2010

Tagli e sacrifici, manovra da 24 mld. No da Regioni e Cgil: "E' insostenibile"

ROMA(AGENZIA DIRE) - Questa manovra "non è come le altre, dobbiamo gestirla tutti insieme". E' l'appello agli enti locali del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha illustrato a Palazzo Chigi le linee guida della manovra a Regioni, Comuni e Province. "E' giusto- aggiunge il ministro- che tutti gli enti di governo facciano la loro parte". "La manovra- sottolinea- è necessaria perchè serve una "correzione a prescindere dalla ripresa economica, ne va della stabilità finanziaria"


PENSIONI DI INVALIDITA' CRESCIUTE A DISMISURA" - "Le pensioni di invalidità sono cresciute da 6 a 16 miliardi, torneremo ai criteri rigorosi del 1988". Secondo quanto riferiscono i partecipanti, il ministro ha sintetizzato i contenuti del provvedimento che sarà in Consiglio dei ministri oggi alle 18. L'Europa "produce più debito che ricchezza", avrebbe aggiunto, confermando che i dipendenti pubblici "avranno un congelamento generale triennale" degli stipendi. Tremonti ribadisce poi che "il sistema pensionistico italiano, a regime, è il più solido d'Europa". Il governo, infine, intende "ridurre enti e componenti degli organi".
TAGLI PER 13,2 MILIARDI PER REGIONI, COMUNI E PROVINCE - Non sono ancora "cifre definitive", ma nella manovra 2011-2012 i tagli a Regioni, Comuni e Province dovrebbero ammontare a 13,2 miliardi di euro. E' quanto confermano i leader dell'Anci e delle Regioni, Sergio Chiamparino e Vasco Errani, lasciando Palazzo Chigi al termine dell'incontro con il governo sulla manovra. Sia Chiamparino che Errani sottolineano che cifre ufficiali non sono state fatte ma stando a indiscrezioni il pacchetto di risparmi dovrebbe riguardare gli enti locali per 1,1 miliardi e 2,1 miliardi rispettivamente nel 2011 e 2012 e cinque più cinque miliardi le Regioni.
DALLA LOTTA ALL'EVASIONE 6-7 MILIARDI, LIQUIDAZIONE A RATE PER I DIPENDENTI PUBBLICI - Dal pacchetto antievasione il governo si aspetta un recupero di gettito di 6-7 miliardi solo per il 2011. E' quanto è emerso nel corso del pre-consiglio dei ministri. Tra le misure accennate nella riunione e inserite nella bozza della manovra che i ministri esamineranno in Consiglio si rileva che i dipendenti pubblici che riusciranno ad andare in pensione nel biennio 2011-2012 percepiranno la liquidazione in tre rate. Per quanto riguarda le nuove imprese che nasceranno al Sud, queste potrebbero usufruire di una riduzione fino anche all'azzeramento dell’Irap.
NO DALLE REGIONI. ERRANI: "INSOSTENIBILE" - Il contributo delle Regioni alla manovra 2011-2012 è superiore a un terzo dell'ammontare di tutto il provvedimento. Lo dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, lasciando Palazzo Chigi al termine dell'incontro con il governo. Errani sottolinea anche che "serve chiarezza per fare una manovra che non sia recessiva" e che così com'è pare "insostenibile" per le ricadute che avrà e per i servizi ai cittadini che le Regioni devono erogare.
IL NO DELLA CGIL: "UMILIA I LAVORATORI" - Antonio Crispi, segretario nazionale Fp Cgil, mette in guardia da "una manovra che abbiamo già definito 'lacrime e sangue', che non può passare inosservata e sta già portando i lavoratori allo stato di agitazione. Uno stato di agitazione- sottolinea- non formale ma che sta nei fatti, nella paura di chi vede per l'ennesima volta il proprio lavoro umiliato e calpestato, reso un salvadanaio dal quale tirar fuori risorse, senza un progetto di sviluppo, ma soprattutto senza calcolare i costi di ritorno che una tale operazione potrebbe avere sulla qualità dei servizi e sulla tenuta del sistema pubblico".
MANOVRA DA 24 MILIARDI - Oggi alle 18 il Consiglio dei ministri esamina la manovra 2011-2012 da 24 miliardi di euro che avrà un impatto sul 2011 di 12,8 miliardi di euro e di 11 sul 2012. Come anticipato dalla Ruef, la manovra deve ridurre il deficit di 1,6 punti di pil nel prossimo biennio per portare così il livello dell'indebitamento netto al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012. I tecnici dei vari ministeri, specialmente Tesoro e Welfare, sono ancora al lavoro e lo saranno fino a domani pomeriggio. Al momento è escluso il condono edilizio anche se una sorta di regolarizzazione degli immobili fantasma ci sarà. Altro nodo resta la tracciabilità. In una delle bozze che circolano il limite di pagamento in contanti è fissato a 5 mila euro, ma su questo argomento nel governo e nella maggioranza è in atto un confronto molto duro e c'è chi spinge per fissare la soglia sui 7 mila euro.
Ecco le principali misure che verranno affrontate dal Consiglio dei ministri:-CONTRATTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Blocco del rinnovo e degli aumenti contrattuali per i dipendenti pubblici per il triennio 2010-2012.-PENSIONI - Una sola finestra per il pensionamento di anzianità e vecchiaia (oggi sono rispettivamente due e quattro). Dalla misura sono esclusi i lavoratori della scuola, in cassa integrazione o in mobilità e chi ha 40 anni di contributi.-COSTI POLITICA - Un taglio del 10% alle indennità di sottosegretari e ministri solo nella parte eccedente gli 80 mila euro. Per i deputati e i senatori saranno le Camere a provvedere con uno specifico regolamento.-STIPENDI MANAGER - Un contributo di solidarietà del 5-10% a carico dei dirigenti della pa che superano i 90-130 mila euro l'anno.-EDILIZIA - Non un condono ma una regolarizzazione di 2 milioni di case-fantasma.-LOTTA A EVASIONE FISCALE - Tracciabilità dei pagamenti con il divieto per i professionisti di riscuotere compensi in contanti oltre i 5 mila euro, la cifra però è ancora al centro di una trattativa. Oggi il limite è 12.500 euro. Inoltre ai Comuni sarà riconosciuta una quota del 33% delle maggiori somme relative ai tributi statali riscosse a titolo definitivo.-SANITÀ -Tagli alla spesa, risparmi sugli acquisti delle Asl e nuovi ticket a discrezione delle regioni per le visite specialistiche. -ENTI LOCALI - Quasi quattro miliardi di tagli nel biennio per Regioni, Province e Comuni.-PROTEZIONE CIVILE - Supervisione del Tesoro sulle spese del Dipartimento sui casi di emergenza.-INVALIDI - Caccia ai 'falsi'. Controlli e requisiti più severi. Il 25% della spesa potrebbe essere spostata a carico delle regioni.-ENTI STATALI - Riordino dei previdenziali. Verranno soppressi Ice e Isae. Tagli a ministeri e consulenze. -LAVORO - Incentivi per rendere più efficace il collegamento tra salario e produttività. (AGENZIA DIRE, http://www.dire.it/)