14 aprile 2010

NUOVO STRUMENTO PER LE IMPRESE CHE ESPORTANO: IL VICEMINISTRO URSO ANNUNCIA L’APPROVAZIONE DEL FONDO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Le imprese che esportano hanno finalmente un nuovo strumento a loro disposizione, il fondo per l’internazionalizzazione, di circa 300 milioni di euro, che prevede per le aziende che ne faranno richiesta tassi scontati (dal 40% al 15%), aumento delle quote erogabili (dal 10% al 30%), scoperto di garanzia fino al 50% del finanziamento agevolato. In questa fase difficile della congiunta economica è un sostegno concreto a chi scommette sull’internazionalizzazione come arma vincente per agganciare la ripresa". Lo afferma Adolfo Urso, vice ministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, rendendo noto che il Comitato Agevolazioni ha dato il via libera definitivo alla riforma degli strumenti di agevolazione finanziaria all’internazionalizzazione a valere sul Fondo 394/81, innovandoli per venire incontro alle esigenze delle imprese che operano sui mercati esteri creando il nuovo strumento della patrimonializzazione pensato per favorire l’export delle PMI.In particolare si è introdotta la riduzione del tasso agevolato applicabile, che passa dal 40% al 15% del tasso di riferimento, l’aumento della quota erogabile a titolo di anticipo (dal 10% al 30%), l’ammissibilità delle spese sostenute dall’impresa sin dalla data di presentazione della domanda (e non più dall’accoglimento della stessa) e, in tema di garanzie, la possibilità di concedere condizioni più favorevoli per le PMI sulla base della loro affidabilità e capacità di rimborso.In particolare per le PMI "meritevoli" è previsto uno scoperto di garanzia sino al 50% del finanziamento agevolato concesso. Con il nuovo strumento finanziario si è rafforzato anche il patrimonio delle PMI esportatrici per renderle più competitive sui mercati esteri. L’intervento consiste in un finanziamento agevolato concesso a fronte dell’impegno dell’impresa beneficiaria di migliorare/salvaguardare nel tempo la propria solidità patrimoniale e di continuare le azioni di sviluppo della propria presenza all’estero. Lo strumento è finalizzato, grazie all’intervento della Simest, a migliorare la solidità patrimoniale e le dimensioni delle PMI, che, poi, sono i maggiori ostacoli all’internazionalizzazione delle nostre imprese.