11 aprile 2010

Berlusconi: "L'Italia non è in declino, il Quirinale ci controlla anche gli aggettivi"

"L'Italia non è un Paese in declino". Lo assicura Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento al forum di Confindustria a Parma. Il premier punta il dito contro l'opposizione che, dice, "ci accusa di essere ciechi". Ma, ribatte, il governo "è consapevole di tutti i gravi problemi che ci affliggono" e sta affrontando la crisi economica. "Mi piacerebbe- prosegue il presidente del Consiglio- che tutti gli aderenti di Confindustria ricevessero il libro 'Il governo del fare' per leggere tutto ciò che di buono abbiamo fatto in questi due anni".
"GOVERNO SENZA POTERI, IL COLLE CONTROLLA ANCHE GLI AGGETTIVI" - "Una delle cose importanti è dare al presidente del Consiglio gli stessi poteri di efficacia e intervento che hanno i suoi colleghi europei". Il premier sottolinea il punto che ritiene più importante all'interno delle riforme istituzionali nell'agenda della maggioranza. L'iter lungo e lento delle leggi, gli ostacoli della burocrazia, il potere esecutivo privo di poteri e il continuo confronto col Quirinale. Berlusconi spiega alla platea degli industriali l'iter delle leggi in Italia, dalla loro nascita al doppio passaggio parlamentare alla Camera e al Senato. Poi, arriva a parlare del confronto necessario col Quirinale e con gli esperti del Colle, "che- attacca- intervengono anche sugli aggettivi" delle leggi.
"FISCO, CODICE CERTO ENTRO 3 ANNI" - La riforma fiscale è "la seconda grande riforma dopo quella istituzionale". E' "urgente, difficile, complessa" anche perchè "c'è una selva di leggi di difficile interpretazione. Dobbiamo- sottolinea il premier- disboscare questa selva per arrivare a un codice certo in tre anni".