17 marzo 2010

SOPPRIMERE LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO: ASSEGNATA ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI LA PROPOSTA DI LEGGE DELL’ON. GAVA (PDL)/ LA CRITICA AGLI ELETTI

È stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali della Camera la proposta di legge costituzionale dell’on. Fabio Gava contenente "Modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione, concernenti la soppressione della circoscrizione Estero per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica". Il testo inizierà l’iter dalla sede referente per poi essere sottoposto al parere della Commissione Affari Esteri. In pratica, per Gava si deve eliminare in toto la Legge Tremaglia e dunque eliminare ogni riferimento alla circoscrizione estero presente negli articoli 56 e 57 modificati nel 2001. Alla base di questa proposta di legge una sola considerazione: "l'istituzione della circoscrizione Estero non ha dato buona prova". "Se da un lato era ragionevole dare una rappresentanza specifica ai cittadini italiani residenti all'estero – riconosce il deputato Pdl nella presentazione del testo – da un altro lato, si è visto che il sistema elettorale per corrispondenza, come dimostrano recenti fatti di cronaca, si presta a distorsioni, brogli e infiltrazioni da parte della malavita organizzata".

Critiche anche per gli eletti all’estero: per Gava, "spesso alcuni degli eletti nella circoscrizione Estero non hanno dimostrato una visione complessiva degli interessi e dei problemi della nazione, ma hanno agito in rappresentanza esclusiva di interessi specifici delle comunità italiane all'estero spesso slegate rispetto alla vita politica, economica e sociale della madrepatria". In base a tali considerazioni, due sono le soluzioni prospettate dal deputato: "la prima, minimale, diretta a correggere le distorsioni del sistema elettorale per corrispondenza introducendo, ferma restando la circoscrizione Estero, il voto solo nelle rappresentanze diplomatiche e consolari del nostro Paese, fornendo così le stesse garanzie di regolarità e di trasparenza del voto in essere nei seggi collocati nel territorio della madrepatria. L'altra soluzione, che appare senz'altro preferibile, è quella di sopprimere la circoscrizione Estero per tornare al sistema elettorale antecedente la legge costituzionale n. 1 del 2001, nel senso che i cittadini italiani residenti all'estero possono esprimere il loro voto con riferimento ai collegi elettorali nazionali dove risiedevano prima di emigrare, il tutto però evidentemente non con il voto per corrispondenza, ma con il voto o in Italia, oppure, al massimo, presso le rappresentanze diplomatiche e consolari del nostro Paese". "Evidentemente – conclude – a questa proposta di legge costituzionale dovrebbe fare seguito, dopo l'approvazione, la presentazione di una proposta di legge ordinaria per apportare i conseguenti adattamenti alla normativa in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica". Due gli articoli che compongono la proposta di legge. "Art. 1.1. All'articolo 56 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni: a) al secondo comma, le parole: ", dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero" sono soppresse; b) al quarto comma, le parole: ", fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero," sono soppresse. Art. 2.1. All'articolo 57 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni: a) al primo comma, le parole: ", salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero" sono soppresse; b) al secondo comma, le parole: ", sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero" sono soppresse; c) al quarto comma, le parole: ", fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero" sono soppresse".