29 marzo 2010

Regionali: a casa un italiano su tre. Veneto e Lombardia al Pdl, Vendola in Puglia. Testa e testa Lazio. Cota in Piemonte

ROMA - L'Italia alle urne, ma molto meno rispetto al passato. Alle 15 si sono chiusi i seggi per il rinnovo di 13 Consigli regionali e l'elezione di altrettanti governatori e i dati sull'affluenza fanno registrare un forte calo rispetto al 2005: il 64,2% contro il 72% del 2005. I dati definitivi sull'affluenza, diffusi dal Viminale, sono relativi alle nove regioni monitorate. Le quattro regioni non monitorate dal ministero dell'Interno sono invece Calabria, Puglia Toscana e Marche. Nelle Marche l'affluenza e' stata del 62,81 (71,48% nel 2005), in Toscana del 60,9% (71,35% nel 2005), in Calabria 59,2% (64,4% nel 2005), in Puglia 63,1% (nel 2005 70,5%).
E' andata meglio per le elezioni amministrative: 68% al voto alle provinciali (contro il 73% del 2005) e 74% (contro 77%) alle comunali. La Regione che ha fatto registrare il calo maggiore è il Lazio: -10%.
MARONI: "LAVORIAMO PER RIPORTARE GLI ELETTORI ALLE URNE" - Commentando i dati sull'affluenza alle elezioni regionali, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, non si sbilancia: "Lascio ai politologi il compito di spiegare l'accaduto". Soffermandosi sul caso Lazio, Maroni imputa la flessione "anche alle vicende che conosciamo delle liste". Tuttavia, "i dati sono interessanti, da studiare e valutare" continua il ministro, e "dobbiamo fare in modo che la partecipazione democratica cresca". E' questo, conclude Maroni, "il compito di tutta la classe politica, governo e opposizione. Nei prossimi tre anni, dovremo fare di tutto per riportare la partecipazione ai livelli che conosciamo".
Sono 13 le regioni a statuto ordinario nelle quali si vota: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. Da scegliere, in un turno unico, il presidente della Regione e i componenti il nuovo Consiglio regionale.
I primi risultati, in base alle proiezioni su campioni ancora limitati:
Lombardia: Roberto Formigoni (CD) 54,3%; Filippo Penati (CS) 35,5%; Savino Pezzotta (Udc) 4,5%
Veneto: Luca Zaia (CD) 61,7%; Giuseppe Bortolussi (CS) 27,5% Antonio De Poli (Udc) 6%
Puglia: Nichi Vendola (CS) 47,1%; Rocco Palese (CD) 44%, Adriana Poli Bortone (Udc + Lista Poli Bortone) 8,4%
Emilia-Romagna: Vasco Errani (CS) 51,7%; Anna Maria Bernini 36,4%; Giovanni Favia (Lista 5 stelle - Beppe Grillo) 7,5%
Marche: Gian Mario Spacca (CS) 52,2%; Erminio Marinelli (CD) 40,2%; Massimo Rossi (PRC + PDCI + SeL) 7,6%
Toscana: Enrico Rossi (CS): 59%; Monica Faenzi (CD) 35,1%; Francesco Bosi (UDC) 4,4%
Umbria: Catiuscia Marini (CS) 56,3%; Fiammetta Modena (CD) 38,2%; Paola Binetti (Udc) 5,5%
Piemonte: Mercedes Bresso (CS) 46,3%; Roberto Cota (CD) 48,5%
Lazio: Emma Bonino (CS) 49,7%; Renata Polverini (CD) 49.7%
Campania: Stefano Caldoro (CD) 57,4%; Vincenzo De Luca (CS) 39,5%
Basilicata: Vito De Filippo (CS) 58,9%; Nicola G. Pagliuca (CD) 29,1%; Magdi Crsitiano Allam (Io Sud io amo la Lucania) 9,4%;
Calabria: Agazio Loiero (CS) 32,1%; Giuseppe Scopelliti (CD) 57,8%; Filippo Callipo (Idv) 10,1%
Liguria: Claudio Burlando (CS) 52,6%; Sandro Biasotti (CD) 47,4%;
ALLE URNE ANCHE 4 PROVINCE - Si rinnovano anche 4 consigli provinciali - Imperia, l'Aquila, Viterbo e Caserta - e 462 consigli comunali. L'eventuale turno di ballottaggio per le elezioni amministrative si tiene, con i medesimi orari, nei giorni di domenica 11 aprile e lunedì 12 aprile 2010.