13 marzo 2010

Par condicio, il Tar boccia lo stop alle trasmissioni politiche. E' scontro

ROMA - Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato da Sky e Telecom per la sospensiva del regolamento dell'Autorità garante delle comunicazioni che vieta talk show politici fino alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo, divieto valido per la Rai ed esteso alle emittenti private. La norma ha portato alla sospensione di programmi come Annozero, Ballarò e Porta a Porta.Aquí escribes la parte del post a mostrar.
BERSANI: "ORA RIPARTANO I PROGRAMMI" - "Il Tar ha ripristinato criteri saggi e assennati mostrando l’assoluta irragionevolezza delle norme che bloccano i programmi di dibattito politico. Ci aspettiamo che tali criteri siano fatti propri anche dalla commissione parlamentare di Vigilanza Rai e che tutto il sistema sia messo nelle stesse condizioni". Lo dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in merito alla decisione del Tar sul regolamento Agcom. Per Bersani "il rischio è che il solo servizio pubblico rimanga ostaggio di norme che limitano libertà e discussione. Serve riportare il buon senso e riaprire subito gli approfondimenti informativi che sono stati sospesi nei giorni scorsi".
BOCCHINO: "SOLITO INTERVENTISMO DEI GIUDICI" - "Al di là del giudizio di merito sulla vicenda del regolamento per la par condicio, è evidente che questa campagna elettorale è caratterizzata da un insolito interventismo della magistratura. Ciò rischia purtroppo di inasprire rapporti già difficili tra il potere politico e l'ordinamento giudiziario, che invece andrebbero armonizzati nell'interesse del Paese". Così Italo Bocchino, presidente vicario gruppo Pdl alla Camera.
BELTRANDI (RADICALI): "SOSPENSIVA, MA NON CAMBIANO LE REGOLE" - "Il Tar Lazio, a quanto si apprende, avrebbe sospeso un solo comma, il 2, dell’articolo 6, della delibera dell’AGCOM che applica la parcondicio alle televisioni private in occasione delle regionali del 27 – 28 marzo 2010". Lo sottolinea Marco Beltrandi, radicale, relatore della par condicio nella commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. "Qualora tale notizia si riveli fondata- aggiunge- occorre chiarire che: 1) si tratta di sospensiva, il Tar non è entrato nel merito, lo farà solo il 6 maggio; 2) la sospensione del comma 2 dell’art. 6 non riguarda le nuove norme approvate per i talkshow, che sono soltanto al comma 5 dell’art. 6 della delibera dell’Agcom; 3)la delibera della Vigilanza sulla Rai tv è stata invece pienamente confermata dal Tar Lazio che ha rigettato la richiesta di sospensiva avanzata; 4) anche qualora il Tar Lazio avesse sospeso il comma 5, dell’art. 6, la motivazione del tar sarebbe smentita nel merito dal fatto che trasmissioni come Matrix e Terra hanno continuato ad essere messe in onda,a nche prima di ogni sospensiva, dimostrando che non è il regolamento ad aver imposto un qualunque stop". A prescindere da tutto questo, aggiunge Beltrandi, "qualora le televisioni private, e la Rai stessa, ritenessero di voler rivedere l’assurda decisione di bloccare i talk show per non voler rispettare le blande, rispetto ad altri Paesi, norme sulla par condicio nell’ultimo mese della campagna elettorale, io quale estensore del regolamento e noi come soggetto politico radicale non potremmo che compiacercene, essendo esattamente quanto chiediamo con insistenza da settimane, mentre denunciamo l’incredibile ulteriore sabotaggio operato dalla Rai tv della campagna elettorale con le tribune non ancora calendarizzate, dopo 10 giorni dal giorno in cui sarebbero dovute cominciare".
GIULIETTI (ARTICOLO 21): "LA RAI PRENDA ATTO DELLA SENTENZA DEL TAR" - "Finalmente una buona notizia, non avevamo dubbi. Il Tar del Lazio ha deciso di levare il bavaglio alle trasmissioni soppresse accogliendo il ricorso presentato da Sky e Telecom Italia Media". Lo afferma il portavoce di Articolo21, Giuseppe Giulietti. "L'Agcom si era vista costretta, almeno questa era la loro tesi, ad estendere l'assurdo regolamento al privato per non creare disparità con il settore pubblico. La decisione del Tar non può che comportare una immediata decadenza del regolamento anche per il servizio pubblico. Siamo sicuri che le Autorità di garanzia e il Cda Rai vorranno immediatamente recepire questa decisione e in particolare la Rai vorrà comunicare l'immediata riapertura di tutte le trasmissioni arbitrariamente soppresse. Soppressione- conclude Giulietti- che ha creato forte indignazione e che ha fatto sì che l'esposto presentato da Articolo21 abbia raccolto oltre 20mila firme in poche ore".Aquí escribes el resto del post.