29 marzo 2010

Occupazione: azioni forti ed immediate per dare speranza ed ossigeno ai lavoratori dipendenti ed alle imprese.

Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL.
Non sembra esserci un solo dato positivo e di ottimismo nei dati sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat. Il mercato del lavoro italiano negli ultimi 3 mesi del 2009, ha mostrato, in tutta la sua triste realtà, gli effetti della crisi, che iniziati con una riduzione dell’occupazione a termine, hanno finito con l’investire l’occupazione più solida, quella dei contratti a tempo pieno ed indeterminato che, rispetto allo stesso periodo del 2008, è diminuita dell’1,7%.Aquí escribes la parte del post a mostrar.

L’ascesa del tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile; l’incremento sempre più consistente di persone in cerca di lavoro causato, in larga parte, dalla perdita di un precedente lavoro; un indice di popolazione inattiva che sale proporzionalmente allo scoraggiamento di non riuscire a trovare un posto di lavoro; l’emorragia di lavoratori con contratti a termine che sono usciti dal mercato del lavoro per scadenze contrattuali non rinnovate; un Mezzogiorno capofila nella maggior perdita di occupazione complessiva e soprattutto dipendente; la numerosa richiesta di ore di cassa integrazione che nei primi due mesi del 2010 ha coinvolto, mediamente e mensilmente, oltre 528 Mila lavoratori, di cui circa 116 Mila in cassa integrazione in deroga, sono tutti sintomatici di un effetto crisi inarrestabile.
Tutto ciò ci spinge a chiedere al Governo e a tutte Istituzioni che sul tema occupazione hanno gli strumenti per intervenire, azioni forti ed immediate che consentano di dare speranza ed ossigeno a lavoratori dipendenti ed imprese. In sostanza si tratta, ora più che mai di “finanziare e sostenere la buona occupazione”.