7 marzo 2010

Decreto salva-liste, centrosinistra in piazza

ROMA - Centrosinistra in piazza sabato 13 marzo contro il decreto salva liste Pdl (nel Lazio e in Lombardia) voluto dal governo. E l'Italia dei valori parla di impeachement per il capo dello Stato, Giorgio napolitano, che ha firmato il provvediment.

SABATO PD E CENTROSINISTRA IN PIAZZA: "DESTRA DEI SOTTERFUGI" - Il decreto salva-liste "e' un vero e proprio condono, un provvedimento che serve solo a occultare gli errori e le divisioni, a sanare il vero e proprio pasticcio combinato da una destra che pensa di vincere calpestando le regole". Per questo il Pd "e l'intero centrosinistra moltiplicheranno le iniziative elettorali e promuovono "una manifestazione nazionale a Roma, che si svolgera' sabato prossimo nel pomeriggio. Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d'ordine sara': per vincere, si' alle regole, no ai trucchi".
IDV: "DITTATURA. ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE PER IL CAPO DELLO STATO?" - "Quanto e' accaduto e' di una gravita' enorme: questa e' dittatura. Avevamo ipotizzato i rischi di un vero e proprio golpe collegato ad una interminabile fila di leggi ad personam e di coperture costanti di corrotti e mafiosi. Quello che poteva sembrare soltanto un giudizio politico e' stato confermato dalle sentenze della Consulta che, una volta interpellata, ha bocciato alcune di queste leggi vergogna". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, on Leoluca Orlando. "Il nostro giudizio- prosegue- e' oggi ancora una volta, confermato da un decreto legge promulgato dal capo dello Stato che, in dispregio dei principi di uguaglianza e in dispregio del rispetto della legge previsto dalla Costituzione, discrimina comportamenti e diritti delle forze politiche ad esclusivo vantaggio del partito del capo del di governo: partito guidato dallo stesso presidente del Consiglio". La stessa Carta, peraltro, conclude Orlando, "configura l'ipotesi dell'attentato alla Costituzione, un'ipotesi che, in questo caso, potrebbe riguardare il capo dello Stato. Al di la' dei profili giuridici una cosa e' certa: Napolitano non ha impedito un ennesimo sfregio alla Costituzione. Saremo in piazza con tutti i cittadini onesti che sono stanchi di questo continuo abuso di potere e sfregio delle regole, per difendere la nostra amata Costituzione, ancora una volta mortificata dalla dittatura da terzo millennio".
DI PIETRO: "CHIAMATA ALLE ARMI DEMOCRATICA A PACIFICA" - "Serve una chiamata alle armi democratica, con manifestazioni di popolo, affinche', prima che sia troppo tardi questo golpe venga sventato". Cosi' Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei valori, a CNRmedia commenta il caso del decreto legge salvaliste varato ieri dal governo e firmato dal presidentedella Repubblica. "Si richiami il presidente Napolitano a quelle che sono le sue funzioni- aggiunge Di Pietro- a chi altro dovremmo rivolgerci per avere la garanzia che la costituzione venga difesa?". Quindi, conclude il leader Idv, bisognera' scendera' in piazza insieme a tutta l'opposizione "per una insurrezione democratica di piazza, una invasione pacifica della capitale che faccia capire a questo Governo che il popolo italiano reagisce e non cadra' ancora nel tranello in cui cadde agli albori del fascismo".
D'ALEMA: "BOOMERANG PER IL CENTRODESTRA, TUTTI IN PIAZZA" - "La reazione dell'opinione pubblica" al decreto legge sulle elezioni regionali "dimostra quanto e' grande la ferita inferta al normale funzionamento del sistema democratico. Il governo lo ha sottovalutato e questa vicenda si rivelera' un boomerang per la maggioranza". Massimo D'Alema, dalla manifestazione di piazza del Pantheon, chiama l'opposizione, e in particolare il Pd, "che e' il maggiore partito dell'opposizione" a reagire "all'altezza di quanto e' accaduto, sia sul piano legale e giuridico, che sul piano politico". Da quest'ultimo punto di vista, dice D'Alema, "il Pd intende mobilitare in tutto il paese le proprie forze per rispondere all'arroganza del governo e rivolgersi agli elettori. Abbiamo in programma- osserva il presidente del Copasir- molte manifestazioni e il 13 marzo ci sara' la manifestazione nazionale" a piazza del Popolo. D'Alema conclude sottolineando che "il governo ha sottovalutato questa scelta, che puo' rivelarsi un boomerang per il centrodestra".
"DA NAPOLITANO ATTO ISTITUZIONALE" - Per D'Alema sono però sbagliate le polemiche nei confronti del capo dello Stato. La firma del decreto legge sulle elezioni regionali e' un atto istituzionale. La responsabilita' politica del decreto e' interamente del governo. "Come ha detto giustamente Emma Bonino- spiega D'Alema facendo riferimento alle parole di Bonino dal palco- dobbiamo rivolgere la nostra critica e la nostra indignazione a chi porta la responsabilita' politica di questo atto. Nel nostro ordinamento, il capo dello Stato non fa decreti e non ha la responsabilita' politica dei decreti. La firma e' un atto istituzionale". Secondo D'Alema "non c'e' motivo, dunque, di fare polemiche con il presidente della Repubblica. Questo decreto- aggiunge- e' stato voluto dal governo che ne porta intera la responsabilita' politica. E' nei confronti del governo che deve incentrarsi la nostra critica, la nostra opposizione e la protesta dei cittadini".BONINO: "NON MI RITIRO" - Emma Bonino non ritirera' la sua candidatura alla guida della Regione Lazio, dopo l'approvazione del decreto salva-liste. "Non realizzeremo- dice in piazza del Pantheon a Roma- sterili e perdenti aventini. Lanceremo invece una grande resistenza democratica dell'alternativa possibile".
BONAIUTI: "PRENDONO LE DISTANZE DA DI PIETRO, POI MARCIANO INSIEME" - "E' troppo facile prendere le distanze da Di Pietro e poi marciare insieme. Ci chiediamo come fa una sinistra che si proclama riformista e moderata a restare, nei fatti, alleata per le elezioni regionali con chi attacca perfino il Capo dello Stato". Cosi' il sottosegretario alal presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti.