30 marzo 2010

Bersani: "Il lavoro è lungo". Ma parte l'assedio al Pd di Grillo e Di Pietro

ROMA - "Mi sento tranquillo, il lavoro è lungo". Pier Luigi Bersani parla con i cronisti alla Camera e fa una prima analisi del voto alle regionali. "Ho dormito da Dio", spiega, poi aggiunge: "Il voto alla Lega è un voto contro Berlusconi". Al Nord gli elettori del centrodestra "hanno un bello sfogatoio credono di votare contro Berlusconi e votano Bossi. Probabilmente lo fanno perchè pensano che a un certo punto la Lega si smarcherà. Ma mi sembra chiaro che quello è un voto contro il presidente del Consiglio".
E anche il voto a Beppe Grillo, la cui lista Cinque stelle ha avuto il 4% in Piemonte e il 7% in Emilia-Romagna, per Bersani segna un cupio dissolvi del centrosinistra: "Al Nord, e soprattutto in Piemonte- spiega il leader democratico- han tolto voti un pò a noi, un pò a Di Pietro. Non a caso in Toscana, dove Grillo non c'era, Di Pietro è andato molto bene". E ai giornalisti che gli chiedono se abbia senso favorire il centrodestra per impedire la costruzione della Tav, rischiando nel contempo anche la costruzione di una centrale nucleare, Bersani risponde: "Che devo dire? E' un cupio dissolvi".
DI PIETRO AL PD: "BASTA CACICCHI, ORA ARIA NUOVA" - "Chiedo al Pd di non accontentarsi di questi cacicchi come Loiero, Bassolino e chi gli somiglia; il Pd ha una dirigenza locale chiusa in se stessa, imbavagliata, che vive di rancori". Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, si rivolge così al partito di Bersani alla luce dei risultati delle regionali. L'ex ministro esprime "stima e fiducia" al segretario del Pd ("Lo sentirò nel pomeriggio") ma lo invita a "riflettere molto sul ricambio generazionale delle nomenclature locali che pensano solo a se stesse", e a far entrare "aria nuova". Per quanto riguarda il suo partito, Di Pietro osserva che "è stato strapremiato per chiarezza di linguaggio e determinazione dell'azione", invece i candidati del centro sinistra sono stati "spesso sbagliati" in particolare in Piemonte, Campania e Calabria, dove sono state fatte "scelte di risulta e non per vincere". Inoltre, analizza Di Pietro, "due partiti hanno vinto, la Lega e l'Idv" che sono "motore pulsante" delle due coalizioni. Per questo "noi ci proponiamo come cofondatori di una rinnovata coalizione per costruire un'alternativa al governo fascista e piduista di Berlusconi" che "'chiagne e fotte': dice di essere la vittima, ma è proprio lui che produce disinformazione, illusioni e stravolge la realtà".
GRILLO: "BERSANI DELIRA, RIMUOVETELO" - "Bersani ha dichiarato: 'L'inversione di tendenza c'è tutta, si vede dalla conquista della maggioranza delle regioni'. Rimuovetelo al più presto da segretario, delira, come ha delirato sulla Tav, sugli inceneritori, sulla gestione pubblica dell'acqua". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog nel commentare i risultati delle elezioni regionali.
Per Grillo "il Movimento 5 stelle si è inserito in una partita tra bari, in cui la combine elettorale era preparata a tavolino. Pdl e Pd si spartiscono da 15 anni le zone di influenza del Paese e la gestione degli appalti". Secondo il comico "la prova provata" di questo "inciucio" è nella scelta dei candidati regionali da parte di D'Alema (Bersani è solo il suo portavoce, sempre più afono). Solo i nomi richiamano le sconfitte di Canne, Waterloo, della foresta di Teutoburgo e di Caporetto. Scegliere Loiero in Calabria, 'Megaloman' De Luca in Campania, e l'ectoplasma Penati in Lombardia è stato come salire su un ring con il braccio destro legato dietro alla schiena". Delle due l'una, prosegue, "o la direzione Pd è costituita da tafazzi masochisti, o è stato un voto di scambio a livello regionale. Il Pd aveva già perso alla presentazione delle liste".