21 febbraio 2010

SCUDO FISCALE: CALDEROLI, BANCA D'ITALIA O BANCA D'OPPOSIZIONE?

''Siamo ormai purtroppo abituati alla politica del 'tanto peggio tanto meglio', da parte dei partiti di opposizione, delle testate di opposizione, del sindacato di opposizione e via dicendo, politica che, con l'intento di danneggiare il Governo e la maggioranza, descrive un quadro fallimentare che fa male a tutto il Paese e a tutti. Un atteggiamento di questo genere, ancorche' non condivisibile, non lo si puo' concedere, pero', ad un'istituzione come la Banca d'Italia, che, gia' in un recente passato, ha comunicato pessimistici e non fondati dati sulla disoccupazione nel Paese assolutamente difformi dal dato che invece ci viene attribuito dall'Europa''.
E' quanto afferma, in un comunicato, il ministro Roberto Calderoli (Lega Nord) che aggiunge: ''E ora viene resa pubblica una loro analisi da cui emergerebbe che l'operazione scudo fiscale avrebbe portato a soli 35 miliardi di rientri effettivi contro i 93 dichiarati, invece, dall'Agenzia delle Entrate. I conti non tornano, perche' si scambiano i fischi per fiaschi! Chi conosce la materia sa benissimo che i 60 miliardi di provenienza elvetica sono dovuti per forza rientrare, non avendo la possibilita' di essere regolarizzati, visto che la Svizzera non e' presente nella 'White List'. Si e' cercato di vendere come totale del rientro effettivo i 35 miliardi che rappresentano invece solo il flusso finanziario attraverso bonifici, mentre in realta', come chiaramente spiegato dall'Agenzia delle Entrate, sono ben 93 i miliardi di beni che sono rientrati e 2 quelli regolarizzati''.''Questi risultati -prosegue Calderoli- dimostrano che l'operazione 'scudo fiscale' rappresenta il piu' grande successo di sempre.Bankitalia torni ai suoi doveri istituzionali, tra i quali vi e' anche la sorveglianza su quello che viene evaso a San Marino, Paese che talvolta pare avere dei 'patronage' particolari''.