10 febbraio 2010

Famiglie, cala il reddito (-4%) e crescono quelle indebitate (+2%)

ROMA - In Italia, nel 2008 il reddito familiare medio, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali, è risultato di 2.679 euro al mese. Il 20 per cento delle famiglie ha un reddito mensile inferiore a circa 1.281 euro, il 10 per cento superiore a 4.860 euro.I dati sono di Banca d'Italia e si trovano nell'indagine campionaria su "I bilanci delle famiglie italiane nell'anno 2008", nel quale si sottolinea che "la concentrazione dei redditi è risultata nel 2008 sostanzialmente in linea con quella rilevata negli anni passati". Il reddito annuale, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi previdenziali e assistenziali, è risultato di 32.146 euro, pari appunto a 2.679 euro al mese.

Entrando nel particolare del reddito familiare medio, risulta più elevato per le famiglie con capofamiglia laureato, lavoratore indipendente o dirigente, di età compresa tra i 45 e i 64 anni, mentre risulta inferiore per le famiglie residenti al Sud e isole. Inoltre, tra il 2006 e il 2008 il reddito familiare è diminuito di circa il 4% in termini reali, riportandosi sui livelli del 1993. Questo 'stallo' dei redditi medi familiari negli ultimi quindici anni risente della riduzione della dimensione media delle famiglie passata da circa 3 componenti del 1993 ai 2,5 del 2008.
Nel periodo 1993-2008 il reddito equivalente è aumentato di circa il 12% in termini reali, mentre nel biennio 2006-2008 la contrazione è stata di circa il 2,6 per cento. La riduzione è sostanzialmente simile a quella osservata nel corso della precedente recessione, tra il 1991 e il 1993. Nel 2008 la ricchezza familiare netta, data dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore) e delle attività finanziarie (depositi, titoli di Stato, azioni, ecc.) al netto delle passività finanziarie (mutui e altri debiti), presenta un valore mediano di 153.000 euro. In termini reali, dopo essere cresciuto di circa il 44% dal 1993 al 2006 soprattutto grazie all’aumento del valore degli immobili, questo importo è diminuito di circa l’1 per cento nel biennio successivo.
Anche qui differenze tra famiglie con capofamiglia laureato e non. Livelli più elevati di ricchezza netta sono infatti detenuti da famiglie con capofamiglia laureato, dirigente o imprenditore (con valori mediani compresi fra 310.000 e 370.000 euro), o da famiglie residenti nei comuni con più di 500.000 abitanti (circa 237.000 euro). Livelli più bassi si riscontrano per le famiglie con capofamiglia senza titolo di studio (circa 50.000 euro) o operaio (35.000 euro).
E anche qui la divisione geografica ha il suo peso perché il Centro e il Nord sono le due aree geografiche del paese con il valore mediano più alto in ricchezza netta, rispettivamente circa 203.000 euro e 168.000 contro i 102.000 euro detenuti
nel Sud e isole. Negli ultimi quindici anni il valore mediano della ricchezza familiare netta è cresciuto di quasi il 43% in termini reali, soprattutto grazie alla crescita del valore degli immobili. Le attività finanziarie mostrano nel periodo un calo (pari a circa il 23%) frutto anche della diminuzione rilevata nell’ultimo biennio. Nel complesso, fra il 2006 e il 2008 il valore mediano della ricchezza netta è lievemente diminuito in termini reali (di circa l’1%). Il 10% delle famiglie più ricche possiede quasi il 45% dell'intera ricchezza netta delle famiglie italiane: livello di concentrazione sostanzialmente invariato negli ultimi quindici anni.
Altro dato che emerge dal rapporto di Bankitalia è sicuramente l'aumento delle famiglie indebitate, salite nel 2008 del 2% e arrivate al 27,8%. Un valore, si legge nel bollettino, che è ancora inferiore rispetto a quelli dei paesi industriali, in particolare nel comparto dei mutui. L'aumento del 2% si ha rispetto alla fine del 2006 (26,1%), confermando la tendenza all’aumento in atto dal 2000 quando le famiglie indebitate erano al 24%. Esclusi i prestiti per ragioni professionali, l'incremento ha interessato tutte le tipologie di finanziamento: il valore medio del debito è pari a 41.266 euro.
Dal bollettino emerge, infine, come sia aumentata l'incidenza della spesa per l'affitto. L'abitazione di residenza delle famiglie è, nel 68,7% dei casi in proprietà, nel 21,4% in affitto. E in questo caso la spesa media è stata, nel 2008, pari a circa 336 euro al mese per una abitazione della superficie media di 75 mq. Nel bollettino, considerando una abitazione di dimensione 'mediana', nell'ultimo biennio l'incidenza di spesa dell'affitto sul reddito delle famiglie locatarie è aumentato di circa l'1%, portandosi su un livello di circa il 18,6%.