15 febbraio 2010

Crisi e salute, un italiano su dieci rinuncia alle cure essenziali

ROMA - La crisi ha inciso anche sulle scelte degli italiani per le cure mediche essenziali: uno su dieci vi ha rinunciato: le piu' colpite sono le famiglie a basso reddito (sotto i mille euro al mese), quelle monoparentali e quelle con malati cronici. E' quanto emerge dall'inchiesta che Altroconsumo ha condotto su un campione di oltre 1.100 cittadini italiani, tra i 25 e 74 anni.
In Italia la spesa annua per la salute rappresenta il 14% delle uscite del nucleo familiare; in media al mese 273 euro a persona. Un terzo di chi non e' riuscito ad accedere alle cure per motivi economici ritiene che cio' abbia avuto conseguenze serie in termini di salute, soprattutto per i bambini. Uno su dieci dichiara di aver dovuto chiedere un prestito, per il dentista (la piu' alta voce di spesa medica essenziale, in media 1.533 euro su base annua), per le visite oculistiche e acquisto di occhiali e lenti a contatto. Il 50% di questi si e' rivolto a un familiare, uno su tre alla banca.
Chi decide di affrontare le spese comunque taglia su altre voci di spesa nel bilancio familiare. Il 40% del campione dichiara di averrinunciato almeno una volta all'acquisto di capi d'abbigliamento. Piu' di uno su tre ha smesso di andare al cinema o al ristorante. Il 20% ha eliminato viaggi e vacanze.