30 gennaio 2010

Una terapia d'urto per il lavoro. Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario confederale Uil

Ormai i dati sul calo dell’occupazione non fanno più notizia essendo diventati la “norma” e non l’eccezione ed indicano che sia la ripresa economica che quella occupazionale, non sono alle nostre spalle. Il 2010 sul versante del lavoro fa presagire un ulteriore anno nero, le cui avvisaglie sono già state annunciate, a partire dal ricorso alla cassa integrazione per gli oltre 30 Mila lavoratori della Fiat, cui si sommeranno certamente altrettante decine di migliaia di lavoratori dell’indotto.
Se nell’anno appena passato, con gli oltre 1,2 Miliardi di euro spesi per la cassa integrazione “in deroga”, sono stati tutelati circa 713 Mila lavoratori che altrimenti sarebbero andati ad aumentare il bacino dei disoccupati, quest’anno ci si dovrà concentrare per finanziare l’occupazione e non la disoccupazione.
Per fare questo, va prevista una terapia d’urto con un piano straordinario per l’occupazione che dovrà riguardare tanto il Centro-Nord quanto, a maggior ragione, il Mezzogiorno. Da questo punto di vista sono necessari, e quanto mai urgenti, incentivi alle imprese che rinnovano i contratti a termine e salvaguardano i livelli occupazionali, insieme ad un rapido ed efficace piano di sostegno alle infrastrutture, piccole e medie, rivedendo i parametri del Patto di Stabilità degli Enti Locali, che possono movimentare oltre 5 Miliardi di euro che sono ossigeno ad un settore, quale quello dell’edilizia, che già nel 2009, ha visto dissolversi oltre 150 Mila posti di lavoro.