26 giugno 2009

INTERROGAZIONE PARLAMENTERE DEL PD

“Niente politica nella Festa della Repubblica a Buenos Aires”Sono stati nominati Cavaliere Josè Tucci, Presidente dell’ITAL UIL, ed Italo Aloisio, Presidente dell’UIM. Il 31 maggio scorso si è celebrata presso il Teatro Coliseo di Buenos Aires la Giornata della Repubblica. Le ripercussioni di quest’illustre manifestazione hanno superato le aspettative degli organizzatori e praticamente quasi tutto il mondo associativo ed una gran quantità di pubblico erano presenti ai festeggiamenti.

È di pubblica conoscenza che né Feditalia né Fediba hanno accompagnato questa manifestazione, considerando che “potrebbe” trasformarsi in un atto politico, sebbene la comunità italiana di Buenos Aires sappia che quel pretesto non è esatto. In effetti Feditalia e Fediba, durante la prima e anche nella seconda campagna politica per il voto degli italiani all’estero, sono stati funzionali ad un progetto politico facilmente dimostrabile.

Un momento non minore è stato la nomina a Cavaliere di due importanti dirigenti della collettività italiana in Argentina. Da un lato, è stata concessa quest’importante onorificenza al Josè Tucci, Coordinatore dell’ITAL UIL per l’America Latina, e dall’altro anche al Presidente dell’UIM (Unione degli Italiani nel Mondo), Italo Aloisio.
Entrambi i dirigenti si sono dimostrati soddisfatti ed entusiasti per tale riconoscimento ed hanno manifestato il loro profondo impegno nei confronti della comunità italo-argentina.

Nell’ultimo decennio i servizi e le prestazioni offerte dal Patronato ITAL UIL hanno avuto una significativa crescita e praticamente le sedi e gli sportelli del Patronato si trovano in quasi tutto il paese. L’ITAL ha persino approfondito la sua presenza nei paesi limitrofi, cioè l’Uruguay, il Brasile, il Cile, la Bolivia ed il Paraguay. Inoltre conta su personale idoneo ed esperto nelle materie dei diritti sociali, cittadinanza ed assistenza.
“Sono molto soddisfatto di quest’onorificenza e questo riconoscimento mi incentiva a continuare a lavorare per la nostra collettività. Ancora ci sono questioni da risolvere e la nostra collettività ha bisogno dell’impegno e del lavoro disinteressato di tutti”, ha dichiarato José Tucci per poi aggiungere: “Ho sentito dire che quello del Teatro Coliseo è stato un atto politico e persino è stata presentata un’interrogazione parlamentare dai deputati eletti all’estero del Partito Democratico: una pena che non siano stati consultati coloro che abbiamo lavorato duramente per il P.D., come Italo Aloisio e me. E’ molto facile mettersi a scrivere, ma è più serio se si cerca un’informazione obiettiva. Questa è una falsità che ha dietro una chiara e manifesta intenzionalità. Sarebbe meglio legislare e non mettersi nelle interne diplomatiche”.
È importante anche rimarcare il lavoro che sta realizzando il Console Generale d’Italia, dott. Giancarlo Maria Curcio, che per quanto riguarda le attività consolari si dimostra sempre piú attivo e molto legato alle organizzazioni sociali. Una conseguenza di quest’impeccabile lavoro è stata proprio la grande concorrenza di pubblico, che ha colmato il Teatro Coliseo il 31 maggio scorso.

Redazione La Comunitá.